Terzo giorno di presidio permanente davanti al Rettorato dei lavoratori del servizio vigilanza e guardiania dell’Università di Messina contro la perdita di 12 posti di lavoro determinata dal nuovo appalto. “Respingiamo con forza quanto sostenuto dall’Università, che lo spreco all’interno dell’Ateneo è rappresentato dai lavoratori degli appalti”, incalza Andrea Miano, della Filcams-Cgil, osservando come “l’Università, senza trincerarsi dietro fantomatiche e ingiustificate esigenze di bilancio, ha il dovere di confrontarsi con questi lavoratori che in questi anni con grande abnegazione hanno garantito la sicurezza e la normale fruizione dei plessi universitari”.
La protesta prosegue, la Filcams ha già chiesto l’intervento della Prefettura e si attende la convocazione di un tavolo per la risoluzione della vertenza.
“Tutti i posti di lavoro devono essere salvaguardati – proseguono i rappresentanti della Filcams -, cancellare con il nuovo appalto figure senza cercare di far rientrare la questione significa negare a questi lavoratori di avere ancora un futuro lavorativo, in un momento di crisi economica in cui le opportunità di occupazione non esistono”. La Filcams-Cgil evidenzia ancora come nel settore degli appalti dei servizi si continuino a registrare condizioni di lavoro precarie con il peggioramento delle condizioni di vita per tanti lavoratori messinesi.