Appena iniziato, il ricevimento delle domande dei messinesi che aspirano alla riduzione o esenzione della Tari, la nuova tassa sui rifiuti, è stato immediatamente stoppato da palazzo Zanca. A mandare in confusione gli uffici, alle prese con i richiedenti, è stato il “fermate le rotative” ordinate dai vertici comunali. Sembra, infatti, che il modello Isee necessario per l’ottenimento dei benefici, secondo quanto prescritto dal regolamento approvato lo scorso dicembre in Consiglio comunale su proposta della Giunta, non vada bene ma debba essere più aggiornato. Addirittura al 2015.
E’ palazzo Zanca a confermare la notizia, attraverso una nota ufficiale: “Il dipartimento Politiche sociali ha comunicato che, a seguito di interlocuzioni con i centri di assistenza fiscale, è emerso che il nuovo sistema di certificazione del reddito, utile ai fini della fruizione di benefici sociali, non è pienamente operativo. Pertanto al fine di evitare disagi all’utenza è stata disposta la momentanea sospensione di presentazione delle istanze per la riduzione/esenzione della Tari”.
L’ennesimo contrattempo ai danni dei contribuenti, soprattutto se si tiene conto che il tributo, negli ultimi 4 anni, è aumentato del 61% ed è l’ottavo più alto in assoluto in Italia.
“E’ la dimostrazione – commenta Nino Carreri, consigliere comunale dei Dr – del pressappochismo di questo esecutivo e dell’inattendibilità degli atti che porta in aula”. Impossibile, al momento, conoscere la posizione dell’assessore al Bilancio, Guido Signorino, temporaneamente fuori causa per motivi di salute. (@FabioBonasera)