Barcellona Pg, violenza e disordini durante la Festa di San Sebastiano, 7 misure cautelari

Quest’anno non potranno “guastare la festa” ai barcellonesi, costretti nel 2014 ad una edizione “movimentata” della tradizionale festa di San Sebastiano. Nella prima mattinata di oggi,infatti,  i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, Dott. Danilo Maffa, nei confronti di 7 soggetti che si sono resi responsabili di gravi disordini in occasione della festa patronale di San Sebastiano dell’anno scorso, avvenuti tra il 19 e il 20 gennaio. Si tratta di ambulanti che avevano cercato di intimidire gli espositori, facendo irruzione al Parco Oasi, e pretendendo dai commercianti presenti un gesto di solidarietà alle loro proteste: che spegnessero le illuminazioni degli stand e andassero via, boicottando di fatto la festa patronale che era già in corso, secondo la logica (così come riportata dai testimoni): “se noi ambulanti non montiamo le nostre bancarelle, nemmeno voi espositori dovete”.

L’indagine è stata condotta dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Fabio Sozio e ha permesso di ricostruire le condotte dei 7 soggetti destinatari delle misure, tutti ritenuti responsabili del reato di violenza privata in concorso, aggravata poiché realizzata con la forza intimidatrice di 10 o più persone riunite. In particolare 2 ai domiciliari, 2 obbligo di presentazione alla P.G. e 3 divieto di dimora nel comune di Barcellona P.G.) per il reato di violenza privata aggravata nei confronti di altrettanti soggetti, per le turbative alla festa patronale di San Sebastiano del 2014.

I soggetti colpiti dai provvedimenti, tutti di Barcellona Pozzo di Gotto, sono Orazio MAGGIO Orazio, classe ’72 e Filippo MAGGIO, classe ’45, ristretti agli arresti domiciliari; Domenico MAGGIO classe ‘74,  e Giuseppe Mariano MAGGIO  classe ’80 e Giovanni CRINO’ classe ’74, per i quali è stato disposto il divieto di dimora nel Comune di Barcellona Pozzo di Gotto; Salvatore MAGGIO classe ’60 e  Franco Tindaro TRIOLO classe ’63, per i quali è stato disposto l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Secondo quanto emerso dalle indagini gli ambulanti in protesta, forti del cospicuo numero, con atteggiamento prevaricatorio e intimidatorio, hanno imposto lo spegnimento dell’illuminazione e, dopo che alcuni venditori si sono azzardati a riallacciare la corrente elettrica a gruppi elettrogeni propri, hanno fisicamente strappato i cavi di illuminazione minacciando di “far saltare tutto per l’aria”. Tra i venditori si è presto diffusa la paura per la propria incolumità, tanto da indurre la gran parte di loro a smontare gli espositori e ad andar via, rinunciando anche il giorno successivo a effettuare la vendita dei loro prodotti.

Immediatamente è stata avviata l’inchiesta dopo un’attenta analisi dei fatti ed una capillare azione investigativa, sono riusciti a raccogliere tutti gli elementi necessari alla ricostruzione dell’accaduto, all’individuazione dei promotori e dei partecipi più attivi all’azione criminosa. L’attività d’indagine si è sviluppata partendo prioritariamente dall’escussione di tutti i soggetti che avevano assistito alla violenta irruzione degli ambulanti all’interno del parco “Oasi”. Circa 90 le persone ascoltate, certosino il lavoro di ricostruzione della dinamica per confrontare le diverse versioni dei fatti e individuare i vari ruoli delle persone coinvolte. Da quanto riferito dai testimoni, il gruppo degli ambulanti in protesta avrebbe fatto irruzione nel parco con modalità estremamente aggressive, addirittura dividendosi in più aliquote per chiudere tutte le vie di fuga. Analogamente avrebbero aggredito i commercianti prima con intimidazioni poi con violenza strappando materialmente l’alimentazione elettrica, generando in loro il fondato timore per l’incolumità fisica. I toni delle minacce erano talmente accesi da sembrare “una rissa” agli occhi dei commercianti soggiogati.

L’individuazione dei responsabili è avvenuta grazie alle numerose individuazioni fotografiche effettuate dai vari soggetti coinvolti della bagarre creatasi nel parchetto cittadino.

Considerata la gravità dei fatti commessi, la pericolosità dei soggetti, la loro inclinazione a delinquere con precedenti specifici in materia e soprattutto il pericolo di reiterazione del reato, la Procura della Repubblica ha avanzato richiesta di misura cautelare pienamente accordata dal G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.

La scrupolosa azione investigativa fornisce una risposta qualificata ad un grave fatto reato che, oltre a ledere le varie vittime, ha anche compromesso il regolare svolgimento della festa patronale di Barcellona Pozzo di Gotto, mortificando il desiderio dei tanti cittadini, comunque riversatisi per le strade, di poter commemorare secondo tradizione San Sebastiano.

 

 

 

 

 

 

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