A ridosso della ripresa del campionato, dopo la lunga pausa natalizia, si apre oggi ufficialmente il mercato. Per il Messina, che ha già concluso l’affare Ciceretti (prima ufficialità in entrata), prevista una rivoluzione fra entrate e uscite. Dopo le partenze di Bjelanovic, Paez e Migliore (a proposito, il croato è già indisponibile per la sua prima partita con il Pordenone a causa dell’influenza), vicinissimo all’addio anche Nigro, sempre con la formula della rescissione consensuale; per il centrocampista, cugino del biondissimo Maiorano, la corte serrata dell’Aversa Normanna, che al Messina avrebbe chiesto anche Lagomarsini. In uscita anche De Bode e Gaeta, intensi i contatti con il Monza. Resta invece ancora indefinita la destinazione di Vincenzo Pepe: il trequartista, inizialmente destinato alla Torres nell’ottica di uno scambio con Infantino, sembra adesso preferire la Paganese, mentre la rabbia del direttore sportivo della Torres, Nucifora, sta complicando l’arrivo dello stesso Infantino in giallorosso.
Per quanto riguarda gli arrivi, per TLP è già fatta per l’approdo di Manuel Mancini a Messina con la formula del prestito fino a fine stagione: trequartista ma anche ala sinistra, nato 31 anni fa a Roma, Mancini vanta una grande esperienza in terza serie con le maglie di Sud Tirol, Taranto, Verona e Salernitana, ma anche una discreta conoscenza della serie cadetta grazie alle 47 presenze condite da 4 reti in serie B; in questo campionato ha collezionato 15 presenze con la maglia dell’Aquila (Lega Pro-Girone B). Sempre secondo TLP Danilo Pagni starebbe valutando alcuni giovani portieri da portare in città, operazione questa che conferma l’intenzione di cedere in prestito Lagomarsini, magari all’Aversa Normanna, ma solo dopo aver trovato una valida alternativa che rientri nell’ottica dell’età media: Alessandro Berardi (classe 1991) in forza al Grosseto ma di proprietà della Lazio è uno dei nomi caldi, ma anche Fiory della Juve Stabia(classe 1990) interesserebbe ai giallorossi, magari scambiandolo con l’ottimo Iuliano.