“Con rammarico ci accorgiamo che nulla è cambiato rispetto a un anno fa”. Così, Vento dello Stretto commenta la situazione di Casa Serena dove, ieri, proprio mentre una “fuga di notizie” faceva trapelare le assurde condizioni di vita degli ospiti, il network di associazioni ha organizzato la terza edizione della tombolata solidale. La foto è indicativa del freddo al quale sono condannati gli anziani, tutti con indosso cappotto o piumino.
Gli attivisti di Vento dello Stretto, insieme all’associazione Atreju e a Ugl Giovani Sicilia, hanno dedicato un pomeriggio caratterizzato dall’affetto e dal “calore” per gli anziani, a dispetto – come loro stessi testimoniano – del gelo che attanaglia la struttura di Montepiselli: “Li abbiamo trovati parecchio infreddoliti, con una stufetta elettrica a tentare di riscaldare il salone in cui si è svolto l’evento, mentre nel resto del plesso imperava incontrastato il Generale Inverno”.
Troppo ghiotta l’occasione, per i membri di Vento dello Stretto, di tornare sulla sempre più disastrata situazione dei servizi sociali a Messina. “Nulla è cambiato rispetto a un anno fa – dichiara Graziano Giuffrida, vicepresidente e delegato alle attività sociali – quando intervenimmo con decisione sulla discutibile gestione del comparto sociale da parte della nuova Amministrazione che, dopo aver più volte sbandierato in campagna elettorale che ‘gli ultimi sarebbero stati i primi’, ha ad oggi ampiamente disatteso le sue promesse. Assistiamo allo stucchevole e imbarazzante motivetto delle proroghe temporali bisettimanali degli affidamenti dei servizi, senza mai giungere a una chiara stabilità temporale (a beneficio sia degli utenti sia degli operatori), o al completo riassetto del sistema servizi sociali da noi già auspicato in tempi non sospetti”.
“Urgono a nostro avviso – prosegue – un’analitica mappatura dei bisogni e dei servizi, un serio monitoraggio delle attività e la costante verifica degli standard qualitativi, al fine di approntare dei bandi coerenti con le reali esigenze in rapporto alla territorialità. Inoltre, dotarsi di una completa carta dei servizi e di un Ufficio di Servizio Sociale che coordini l’intera governance”.
Felice Panebianco, coordinatore regionale di Ugl Giovani Sicilia, “per superare l’impasse che caratterizza la gestione dei servizi sociali e sanitari”, a nome del sindacato propone “nuovamente che le attività erogate vengano prese a carico direttamente da palazzo Zanca e non più demandate alle cooperative, la cui azione spesso è stata legata a un sistema clientelare che ha generato il collasso dell’intero apparato”.
“La confusione generata nelle prassi procedurali messe in atto dall’Amministrazione comunale – concludono i vertici di Vento dello Stretto – la dicono lunga sull’approssimativa gestione del settore: la perdita dei fondi Pac, il turbolento percorso di gestazione dei progetti per il Piano di Zona 2013-2015 (a partire dai discutibili tavoli tematici a cui abbiamo anche preso parte), le richieste di incontro ufficiali con l’assessore al ramo Antonino Mantineo rimaste lettera morta, non sono più tollerabili da chi ha veramente a cuore le sorti di chi vive quotidianamente condizioni di salute e vivibilità disagiate”.