I premi più strani del 2014

Premi, onorificenze, riconoscimenti: ce ne sono tantissimi e di tutti i tipi. E come ogni anno, anche il 2014 ne ha sfornati diversi.

Ma alcuni, a differenza del Nobel, gli Oscar, o magari i Grammy Awards, non vorrebbe vincerli proprio nessuno. Altri, invece, vorremmo accaparrarceli anche solo per farci una bella risata.

Ecco una lista dei premi più strani del pianeta (e dei vincitori di quest’anno).

DARWIN AWARDS

Siamo certi che ne avrete già sentito parlare, in fondo ci hanno fatto perfino un film. Per chi non lo sapesse, comunque, i Darwin Awards premiano ogni anno le persone che “hanno aiutato a migliorare il pool genetico umano rimuovendosi da esso”,  ovvero morendo o perdendo la capacità di riprodursi in un modo così stupido da dare spassosamente ragione alle teoria della selezione naturale – da qui il nome. Le candidature sono raccolte ogni anno sul sito ufficiale dell’iniziativa, dove vengono votate dagli utenti. Tra gli incidenti più votati di quest’anno segnaliamo il volontario pakistano ucciso da un santone locale che gli aveva promesso la “resurrezione” e i due tifosi olandesi che, in preda ai fumi dell’alcool, si sfidano ad aspettare l’arrivo del treno il più vicino possibile ai binari, finendo entrambi sfracellati. 

PREMI IG-NOBEL

Questa cerimonia, che si svolge ogni anno presso l’Università di Harvard, premia le ricerche scientifiche più ridicole e improbabili (per quanto attendibili), facendo il verso ai più famosi  Nobel svedesi. Il 2014 non ha deluso e anche gli italiani si sono difesi bene, vincendo nelle categorie economia e arte. Eppure gli studi più divertenti non sono mica i nostri: basta, infatti, scorrere l’elenco per notarne altri molto più assurdi. Per esempio la singolare ricerca cino-canadese che ha studiato cosa succede nel cervello di chi vede il volto di Gesù sulle fette di pane tostato (sì, succede davvero).

THE ROTTEN SNEAKER CONTEST

Il premio per la scarpa più puzzolente e schifosa esiste davvero ed è anche molto ambito! Non ci credete? Male, perché con le vostre scarpe puzzone potreste vincere ben 2500 dollari. Dovete avere un’età compresa tra i 5 e i 15 anni e possedere la scarpa più marcia d’America, sbaragliando la concorrenza nel corso della finale nazionale che si tiene ogni anno dal 1974 a New York. Il premio è nato per pubblicizzare i prodotti di Odor Eaters, un marchio statunitense che si occupa di, manco a dirlo, deodoranti per scarpe. La vincitrice di quest’anno è una dodicenne di Las Cruses, in New Mexico, che ha dimostrato di possedere la scarpa più disgustosa del 2014.

BAD SEX IN FICTION AWARD

Scrivere di sesso non è facile, e questo premio è qui per ricordarcelo – fra una risata e l’altra. Il Bad Sex in Fiction è organizzato dalla rivista inglese Literary Review per premiare le peggiori scene di sesso descritte in un libro e gli estratti candidati regalano spesso delle perle davvero fantastiche. Il vincitore di quest’anno è lo scrittore nigeriano Ben Okri, che nel suo romanzo The Age of Magic riesce ad essere abbastanza ridicolo da aggiudicarsi l’ambito premio. Decisiva per la vittoria è stato sicuramente il sobrio richiamo ad un missile che esplode nel cielo. 

ERNIE AWARDS

Ed eccoci al premio per i commenti più sessisti dell’anno, nato in Australia nel 1993 e intitolato all’ex segretario del Workers’ Union Ernie Econ (famoso per le sue uscite misogine). Le categorie sono diverse, dallo sport alla politica, ma si limitano ai personaggi pubblici australiani. Quest’anno il Gold Ernie è andato al Primo Ministro Pyne per aver affermato, parlando di aumento delle tasse universitarie,  che le donne frequentano i corsi per insegnanti ed infermiere  e  “non guadagneranno mai quanto dentisti ed avvocati”.

LA PANZANA DELL’ANNO

Per concludere, una menzione d’onore al premio di Pagella Politica  sulla panzana più grossa sparata dai politici nostrani nel corso del 2014. Il sondaggio lanciato sul sito ha riscosso un discreto successo, e il 31 Dicembre è stato incoronato vincitore il pentastellato Alessandro Di Battista con la frase “Nigeria, vai su Wikipedia: 60% del territorio è in mano ai fondamentalisti islamici di Boko Haram, la restante parte Ebola“.  Manco a precisarlo, il gruppo terroristico non controlla la Nigeria e il virus non ha colpito il paese, almeno non in questi termini.

(Francesca Anelli)

 

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