“Dire adesso che si è dispiaciuti e amareggiati per la mancata assunzione dei 32 vigili concorsisti non può bastare per giustificare una chiara superficialità dell’Amministrazione nel gestire tutta l’infinita vicenda di quelle che potevano essere per la città delle preziose risorse umane”. I consiglieri comunali Libero Gioveni e Nicola Cucinotta, pur riconoscendo l’impegno del segretario generale del Comune di Messina, Antonio Le Donne, nel tentare di raggiungere l’obiettivo dell’assunzione dei 32 agenti, esprimono tutta la loro amarezza per il mancato risultato a poche ore ormai dalla scadenza della loro vigente graduatoria, per la quale tuttavia chiedono in extremis, condizioni giuridiche permettendo, la relativa proroga.
In più occasioni i due esponenti di Udc e Pd, “sin da quando, il primo ottobre 2013, il Consiglio comunale votò all’unanimità l’atto di indirizzo con il quale chiese alla giunta di Renato Accorinti di assumere i 32 utilizzando i fondi Ecopass e i proventi dell’articolo 208 del codice della strada”, avevano tentato di trovare e prospettare delle soluzioni alternative diverse da questa “fin troppo azzardata scelta dall’Amministrazione di inserire in un’unica maxi-delibera sul fabbisogno del personale anche i 32 agenti”. “Scelta questa – precisano Gioveni e Cucinotta – che si è purtroppo rivelata deleteria nella valutazione complessiva dell’intero provvedimento fatto dai revisori dei conti e dal ragioniere generale”.
“Personalmente – ricorda Gioveni (nella foto sotto il titolo) – avevo anche proposto il 30 luglio scorso, per esempio, l’assunzione dei 32 vigili nel contesto del cosiddetto ‘progetto obiettivo’ che è uno strumento che si ‘inventano’ spesso gli enti locali per giustificare, con assunzione di tipo ‘stagionale’, l’espletamento di attività particolari o straordinarie che non riguardano la normale o ordinaria attività lavorativa, ma fatti, eventi e situazioni nuove o extra (come per esempio lo erano l’ordinanza anti-tir, la pista ciclabile e l’isola pedonale)”.
I due consiglieri, quindi, ritengono che sarebbe stato certamente più propizio “trattare in tempo utile la questione dei 32 concorsisti e soprattutto percorrerla su un altro binario, che certamente – affermano convinti – avrebbe dato un esito ben più lieto da quest’ultimo ‘agghiacciante’ responso reso ufficiosamente dalla Commissione ministeriale”. “Pertanto – concludono – chiediamo a questo punto un atto ‘riparatorio’ di Giunta con la proroga della graduatoria ad un Amministrazione che ha gestito sin dall’inizio questa vicenda dei vigili con troppa sicurezza che, purtroppo, negli ultimi istanti le si è rivelata fatale”.