“Le novità degli ultimi giorni ci rincuorano perché pare si sia ormai nella giusta strada, non solo per scongiurare la chiusura dell’Ospedale Piemonte, ma anche per trovare la migliore soluzione attraverso l’unione con il Centro Neurolesi. Ciò grazie all’impegno espresso dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nei recenti incontri con la deputazione messinese nazionale e regionale e, qualche giorno fa, con il responsabile scientifico dell’Irccs, Placido Bramanti. Purtroppo, lo stesso impegno continuiamo a non vederlo da parte del sindaco Accorinti né appare chiara ancora la posizione dell’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino”. Così Silvano Arbuse, del Comitato “Salvare l’Ospedale Piemonte”, commenta gli sviluppi inerenti la vicenda del nosocomio di viale Europa.
“In particolare – prosegue Arbuse – ci sembra ottimale l’idea prospettata dal ministro Lorenzin, che ben vede non semplicemente la creazione di una nuova Azienda, piuttosto un unico Irccs – centro di Cura e Ricerca – creato, appunto, dall’unione tra il Piemonte e il Centro Bonino Pulejo. Ciò significherebbe un ulteriore salto di qualità”.
Ma in quest’ottica, il Comitato esprime delle perplessità riguardo la garanzia del mantenimento del Pronto Soccorso: “Ci preoccupa il problema dell’Emergenza-Urgenza, che dipende dalla Regione. Sebbene l’assessore Borsellino abbia fissato un minimo di 78 posti letto, non ha, infatti, ancora esplicitato la sua posizione su come voler procedere per la rimodulazione del nosocomio, secondo quanto specificatamente le compete”.
Altra considerazione di Arbuse riguarda l’atteggiamento del sindaco Renato Accorinti, che già aveva espresso pubblicamente il suo impegno per difendere il Piemonte: “Ribadiamo la nostra preoccupazione – dice l’esponente del Comitato –, non solo per quanto non ancora dichiarato dall’assessore Borsellino, ma anche per il silenzio del sindaco riguardo il futuro del presidio ospedaliero. Aspettiamo che Accorinti esca da questo silenzio e, come abbiamo più volte richiesto, si faccia portavoce delle esigenze dei cittadini messinesi a Palermo, sollecitando l’assessore alla Salute sul da farsi”.