Confronti con il pubblico ricchi di stimoli, domande, curiosità ma soprattutto tanto interesse per L’Amoretiepido (Pungitopo editrice), il terzo romanzo della scrittrice messinese Eliana Camaioni che lo scorso weekend, venerdì sera a Torino e domenica pomeriggio a Brescia, è stato presentato al pubblico. D’eccezione le location e i relatori: la Biblioteca Centrale di Torino, con lo scrittore e giornalista de La Stampa Gigi Padovani, e il Caffè Letterario Primopiano di Brescia, accolti dall’editor di Pungitopo Luigi Grisolia. Non da meno il pubblico, che si è dimostrato particolarmente interessato a un tema, quello della precarietà sentimentale e lavorativa dei quarantenni d’oggi, che induce identificazione e profonda attenzione. Sarà per questo che nonostante lo sciopero che ha rischiato di far saltare la presentazione torinese, i partecipanti non sono mancanti, andando oltre ogni più rosea aspettativa.
La presentazione torinese, che ha coinciso con lo sciopero generale di venerdì scorso ed aveva il patrocinio del Comune di Torino e delle Biblioteche Civiche Torinesi, è stata in forse fino all’ultimo. “Solo la dedizione e la disponibilità della direttrice e dei lavoratori, che hanno scelto di tenere aperto solo per noi, ha scongiurato la cancellazione dell’evento. Grazie all’accurata lettura di Gigi Padovani – racconta l’autrice Eliana Camaioni – abbiamo affrontato i temi sociali del romanzo: il sistema scolastico in continua involuzione, una generazione che ha un atteggiamento tiepido nei confronti della cultura e che ha dovuto dismettere l’amore’ passionale’ nei confronti del proprio futuro perché costretta a scegliere fra sogni inutili e lavori non amati ma ritenuti utili. Alla fine sono stata invitata a tornare per il Salone del libro”.
Soddisfazioni e un firma copie che non finiva più anche a Brescia, dove il focus è stato puntato sugli aspetti psicologici e relazionali del romanzo. “Si è parlato di amoretiepido e amore passionale, amore che passa e amore che resta, coppie che scoppiano e matrimoni che si raffreddano, in un’atmosfera raccolta e attenta, tra coppie e famiglie che consumavano cioccolata calda ai tavolini. Mi sono divertita – continua Camaioni – a tradurre per loro i luoghi, spiegando Messina e Mistretta, inquadrando gli scenari. Ma la vera sorpresa è arrivata alla fine, dopo gli applausi: al tavolino dei libri gli avventori mi hanno chiesto dediche diverse e personalizzate su ciascuno dei libri: L’Amoretiepido finirà sotto una ventina di alberi di Natale bresciani, assieme agli altri doni, come in tutte le storie a lieto fine”.