Dopo una breve carriera da calciatore, precocemente interrotta a 25 anni, subito gli incarichi da dirigente sportivo: da Castrovillari, sua città natale, a Vittoria, passando da Taranto, Gallipoli (probabilmente la sua esperienza vincente più importante), Sorrento, Matera, Salernitana e Arezzo, quest’ultima una storia piuttosto complicata con un contenzioso ancora in atto, e anche la carica di responsabile scouting per il Centro-Sud italia del Chievo Verona. Questo il profilo di Danilo Pagni, 39 anni ed una discreta esperienza nelle categorie minori, il nuovo direttore sportivo dell’Acr Messina, dopo l’interruzione del rapporto lavorativo con Ferrigno.
“Il mio è un doppio investimento: sulla piazza e sulla persona di Pietro Lo Monaco. Amo questo lavoro e me lo tengo stretto”, queste le battute iniziali del nuovo ds giallorosso. Non si sbottona poi il nuovo arrivato circa le scelte di mercato, nonostante la sintonia con la proprietà: “Cercheremo di collimare in pieno le nostre idee con la proprietà che è competente, inutile ripetere quello che ha fatto. Ho visto la squadra dal vivo a Cosenza e 4 volte su sportube, il Messina è una buona squadra con un obiettivo preciso che è la salvezza, in una situazione di classifica da non sottovalutare. Quando conoscerò anche il mister vedremo come agire: dentro di me ho delle certezze ma le devo sottoporre alla società”.
Tuttavia le linee guida sono chiare, così come le priorità imposte dalla proprietà; la squadra non verrà smantellata, ma ci saranno degli innesti proprorzionali alle uscite: “Si commette un errore credendo che il mercato sia la panacea di tutto. In parte mi dedico alla cura e poi al rimedio. La squadra attuale non è forte ma con un po’ di positività globale in più può fare meglio, il mercato di gennaio sarà condizionato dal bilancio e dall’età, prenderemo il meglio del consentito, anche se non è facile a gennaio, perchè i giovani forti le società se li tengono. Quando ancora non lo so. Vorrei solo smentire le voci su Mounard, un carissimo amico, ma non è un giocatore che rientra nel profilo imposto dalla società. Faremo pochi innesti ma mirati. Mi piacciono i giocatori che saltano l’uomo”. Dell’attuale organico Pagni conosce un paio di elementi: “Ho avuto Corona a Taranto, Stefani in quarta serie”.
Un pensiero poi all’uscente Ferrigno: “Non posso dire che sia un amico storico ma provo grande simpatia per Fabrizio, una persona che rispetto, l’ho ribadito anche al presidente del Pisa Battini. Certo ha avuto la fortuna di conoscere la famiglia Lo Monaco alla quale deve tanto, ha avuto la possibilità di cominciare con club importanti, io ho dovuto iniziare dalla prima categoria”.
Infine un commento anche per la prossima partita del Messina, ultima del 2014 prima dell’apertura ufficiale del mercato: “La partita con la Salernitana potrebbe essere importante, una buona prestazione potrebbe dare autostima in più, non è detto che, come ho letto dalla stampa di Salerno, la Salernitana passeggerà”.