Buona parte della sinistra messinese riunita attorno ad un tavolo per discutere con la stampa di attraversamento dei tir, approdi, inquinamento acustico ed ambientale, con una proposta per l’amministrazione: consentire a tutti i vettori operanti sullo Stretto l’utilizzo della rada di san Francesco, a partire dal settembre 2015 quando scadrà l’attuale concessione, indirizzando il traffico in arrivo dall’Italia sul viale Giostra, riservando il Boccetta al transito in uscita dalla Sicilia.
I proponenti, dal Comune di Messina, si aspettano che dia un senso alla propria presenza nel Comitato portuale, vigilando sui fondi Ecopass; sull’approdo di emergenza di Tremestieri, per il quale si potrebbe optare per un ipotesi di gestione in house; sul futuro appalto per la realizzazione e completamento dello stesso scalo, con la creazione di un ufficio speciale che gestisca i 16 milioni di euro di finanziamento previsti dal Cipe e stanziati dalla Protezioni Civile, escludendo l’affidamento all’Autorità portuale cosi come è previsto ad oggi dall’amministrazione comunale di Messina.
A riproporre i soliti problemi è la chiusura dell’approdo di Tremestieri, dopo l’ennesimo insabbiamento. “Il provvedimento che verrà proposto all’Amministrazione comunale – spiega Rafael De Francesco, Democratico dell’area Civati – consta di interventi realizzabili in tempi molto brevi e che presenta ben poche difficoltà, quali l’eliminazione dei dossi sul viale Giostra o piccoli correttivi relativi alla segnaletica ed ai restringimenti di carreggiata”.
“Non ci sono soltanto i morti dovuti ai tir – fa rilevare Elvin Buda, della segreteria regionale di Rifondazione Comunista – tante le vittime del cancro ai polmoni e Messina, soprattutto sul viale Boccetta, presenta un’incidenza del 50% sopra la media. Circa 5.500 veicoli al giorno, oltre ai mezzi pesanti, attraversano la città. Uno studio della Lancet Oncology afferma che con un flusso quotidiano di 4mila vetture il rischio di cancro ai polmoni aumenta del 100%”.
“Tremestieri, un’opera progettata male ed eseguita peggio – afferma Maurizio Rella dell’Altra Europa con Tsipras – credo che anche le passate amministrazioni abbiano sminuito il problema, oggi noi presentiamo alcune soluzioni, sicuramente perfettibili, ma che possono essere adottate e adeguate alle precipue esigenze della viabilità cittadina”.
“Sapevamo che Tremestieri sarebbe stato un fallimento – ricorda il segretario regionale dell’Or.Sa, Mariano Massaro – l’amministrazione ammetta di aver sbagliato e chieda all’Autorità portuale contezza su tutti i lavori posti in essere sull’approdo, che a quanto pare riaprirà dopo le festività. Che si abbia il coraggio di chiedere quanto sono costate fino ad oggi le operazioni di dragaggio e per quale motivo i correttivi al progetto sono stati vanificati dall’ultima mareggiata. Abbiamo chiesto al sindaco una commissione di inchiesta ma a tutt’oggi non ci ha voluto ascoltare. Abbiamo un rappresentante del sindacato in seno al Comitato portuale e con il suo tramite faremo richiesta di accesso agli atti, per conoscere quantomeno i costi del dragaggio dal 2006 a oggi”.
Saro Visicaro, leader del comitato La Nostra Città, ricorda che lo scorso 28 marzo è stata presentata una denuncia alla Procura della Repubblica di Messina circa la realizzazione dell’approdo di Tremestieri: “Siamo già stati chiamati dalla polizia giudiziaria quindi auspichiamo che l’indagine vada avanti. Il problema attraversamento è di natura politica e non tecnica. In seno al Comitato portuale siedono anche gli armatori, ossia il controllato riveste anche la funzione di controllore. Non è auspicabile che questi possano indirizzare le proprie determinazioni verso la chiusura dell’approdo di San Francesco”. Visicaro fa anche presente che “le aree oggi controllate dall’Autorità portuale sono di proprietà della Regione Siciliana, che per l’ennesima volta affossa le prerogative sancite dallo Statuto autonomo a favore di un’istituzione ‘estranea’ alle dinamiche regionali, e che in sei anni non ha prodotto alcun risultato positivo”.
Sulla proposta che verrà consegnata all’Amministrazione entra nel dettaglio il consigliere del quarto Quartiere Renato Coletta, anche lui esponente del Pd area Civati, che invoca la collocazione di due postazioni autovelox fisse: “Il quartiere Boccetta è ormai popolato da tantissimi anziani, costretti a vivere in una sorta di Bronx. E’ necessario provvedere alla manutenzione degli attraversamenti pedonali, visto che le strisce sono ormai invisibili, dotando ogni varco di adeguato impianto di illuminazione. In concomitanza con gli orari di apertura e chiusura di esercizi commerciali e scuole proponiamo il divieto di transito per i mezzi pesanti, che possono essere stoccati nella chiocciola di Tremestieri”.
All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri comunali Gino Sturniolo e Nina Lo Presti che si faranno promotori dell’istanza in seno al Consiglio, con un atto di indirizzo che vada ad integrare la proposta già presentata dall’esponente dei Progressisti democratici Santi Daniele Zuccarello.
Servizio fotogiornalistico di Lillo Lo Cascio