AMATORI MESSINA – SVICAT LECCE 13 – 6
AMATORI RUGBY MESSINA: Romagnoli, Ahmid, Arbuse, Santamaria, Marzullo, Santilano, Bertè, Cipriano, Scaloni, Miduri, Garozzo, Cappadonia, Bombaci, D’Apice, Piovani. In
panchina: Lo Re, Spanò, Tornesi, Sindona, Salvador, Placanica, Milazzo. All. Daniel Antonio Insaurralde.
SVICAT LECCE: Peens, Fe. Pagliara, Fa. Pagliara, Ciottolo, Maci, G. Capoccia, Forte, Corbascio, Rathore, Brillantina, Stano, Scardia, Escobar, De Gioia, Panaro. In panchina: Camilli, D’Oria, R. Capoccia, Rapanà, S. Pagliara, Civino, Coviello. All. Jacobus Peens Gert.
ARBITRO: Di Blasio di Torre del Greco.
MARCATORI: 9’ cp. Peens Gert; 15’ cp. Peens Gert; 21’ cp. Bertè; 25’ meta Marzullo; 55’ meta Bombaci.
Missione compiuta per l’Amatori Messina che in un solo colpo, supera 13-6 il tradizionale ed ostico rivale del Svicat Lecce e rafforza il secondo posto conquistato in settimana grazie ai provvedimenti del giudice sportivo che ha inflitto, per irregolarità amministrative all’Amatori Catania, una penalizzazione che lo ha relegato in terza posizione. Eppure la gara contro i pugliesi era iniziata male con gli ospiti che volano subito 0-6 grazie a due piazzati dello specialista Peens Gert. Ma non si fa attendere molto la risposta peloritana che con Bertè e poi Marzullo, non solo riequilibrano le sorti ma addirittura operano il sorpasso 8-6. Proprio questi due atleti sono le freccie più pungenti nel fianco della difesa avversaria costretta a subire la seconda meta con Bombaci. I locali potrebbero impinguare ulteriormente il bottino ma proprio Bertè si dimostra anche impreciso e sfortunato. I messinesi, ormai padroni del gioco, amministrano saggiamente il rimanente tempo con insistenti percussioni, particolarmente sulla destra, che mettono in difficoltà i leccesi che comunque non mollano e si spingono, con molto orgoglio, in avanti nel tentativo di rimanere agganciati al match. Sul finire ancora Peens fallisce l’ultima occasione per poi dare inizio ai festeggiamenti dei messinesi, ormai matematicamente in Poule Promozione.
Saverio Zappulla