Depositata il 2 dicembre all’Amministrazione e al Consiglio Comunale la prima relazione annuale del Garante dei diritti per l’ infanzia e l’adolescenza sullo stato dei servizi sociali a Messina, è stata al centro di una nota firmata dal consigliere Libero Gioveni, che ha sottolineato la forte denuncia da parte della dott.ssa Maria Baronello, di diverse criticità ” per le quali non si può non esprimere preoccupazione per un decadimento sociale sempre più vertiginoso della nostra città rispetto al quale la giunta Accorinti ha il dovere di intervenire”.
Il Garante, infatti, ha messo in luce l’assoluta mancanza di una moderna pianificazione dei servizi socio-assistenziali, anche a causa della ridotta presenza di professionalità nel settore ( ci sono solo 18 assistenti sociali, di cui 4 part-time, a fronte di più di 100 di ruolo a Catania e Palermo ).
In particolare Gioveni fa riferimento ad una delle sue storiche battaglie sugli asili nido: ” il Garante – sottolinea l’esponente dell’Udc – ha confermato che per quanto riguarda gli asili nido, Messina non rispetta i parametri del trattato di Lisbona che aveva fissato al 33% la percentuale di bambini da zero a 3 anni a cui doveva essere garantita un’assistenza pubblica negli asili nido; su 8544 bambini in questa fascia d’età più di 2800 dovevano essere ospitati nei Nidi comunali e invece nei soli 3 asili nido presenti in città sono presenti solo 94 bambini, ossia appena l’1%.
A questo la Baronello aggiunge che tutta la zona Sud della città risulta scoperta. Secondo il Garante il numero di CAG nel territorio sarebbe insufficiente, suggerendo anche la necessità dell’inserimento lavorativo per molti giovani, magari attraverso degli stage o attività parascolastiche utilizzando anche le strutture comunali”.
Gioveni auspica infine che l’Amministrazione si rimbocchi le maniche, “non ci sono più alibi”.