Per lo spettacolo “Dots lines and the cube”, svoltosi al Teatro Vittorio Emanuele il 4, 5 e 6 novembre, sono stati emessi ben 46 biglietti omaggio, nonostante durante l’avvio della campagna abbonamenti il presidente del Tve Maurizio Puglisi e il sovrintendente Antonino Saija, avessero affermato che “al teatro tutti dovranno pagare il biglietto: mai più accadrà quanto è successo in passato con l’utilizzo dei biglietti omaggio”. A denunciarlo sono Giuseppe Di Guardo, Antonio Di Guardo e Carmelo Tavilla dei sindacati Slc-Cgil, Uilcom-Uil e Fials. “Il 16 maggio scorso – ricordano i sindacati in una nota – presso l’Hotel Royal Palace di Messina, avevamo comunicato i dati, per gli anni 2009/2013, inerenti la gestione del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, evidenziando l’abnorme numero di biglietti omaggio (22.000) erogati nel tempo ed il conseguente mancato incasso, calcolato per difetto, che si aggirava sui €. 578.000,00”.
Nei giorni successivi si completava il mosaico del gruppo dirigente del Vittorio e si avviavano le operatività gestionali ed organizzative di rito. Non sono mancate, in questi mesi, le proteste delle Segreterie Territoriali dei suddetti sindacati sui temi che riguardano la mancata interlocuzione con Presidente e Sovrintendente; la riapertura del teatro (del 25 settembre) senza la presenza delle storiche maestranze artistiche e tecniche, l’attivazione arbitraria ed unilaterale di percorsi di natura contrattuale da parte del Sovrintendente, e per ultimo il regolamento, varato il 30 ottobre, che intenderebbe disciplinare i rapporti con professionisti esterni all’Ente, ma che di fatto penalizza professori d’orchestra, tecnici e sarte.
Adesso, nonostante le dichiarazioni di Puglisi e Saija, arriva la notizia dell’emissione dei bigleitti omaggio che non dovevano più esistere: “Anche questa nuova dirigenza del Teatro – continuano i sindacati – hanno iniziato ad operare come quella precedente, se non peggio, sul tema dei biglietti omaggio”. Questi i dati dello spettacolo “Dots lines and the cube” andato in scena nei giorni 4-5 (con due rappresentazioni) e 6 novembre 2014:
Totali spettatori nr. 221 (per un presumibile incasso di €. 5.525,00);
Biglietti venduti a prezzo intero nr. 21 dal costo di €. 25,00 (incasso €. 525,00);
Biglietti ridotti cortesia nr. 6 dal costo di €. 3,00 (incasso €. 18,00);
Biglietti ridotti del 20% nr. 7 dal costo di €. 20,00 (incasso €. 140,00);
Biglietti ridotti del 40% nr. 25 dal costo di €. 15,00 (incasso €. 375,00);
Biglietti ridotti emessi ad abbonati nr. 116 (incasso €. 1.370,00);
Biglietti OMAGGIO nr. 46 per un mancato incasso di €. 1.150.00.
“Questi sono i freddi numeri che parlano da soli. Se questo è il nuovo corso ed il modo corretto e trasparente di gestire il Vittorio Emanuele – continuano i sindacalisti nella loro nota – allora siamo seriamente preoccupati sul futuro del Teatro e delle ripercussioni che questo sistema avrà sulle maestranze, sia esse in organico che esterne, oltre che sulla città. Non vogliamo più ascoltare i proclami di facciata o le passerelle di politici ed istituzioni, affinché questi “nuovi Gattopardi” possano sedere sulle poltrone più alte del Vittorio Emanuele, per poi ricadere in una gestione clientelare finalizzata ai soli propri interessi di bottega. Cosa faranno adesso il Presidente della Regione, L’Assessorato, il Sindaco, il Commissario della Provincia, gli Onorevoli messinesi alla regione, i politici ed i politicanti, così come tutti quelli che si sono esposti a sostegno di costoro? Quando vi è l’uomo giusto al posto giusto lo dicono i fatti! Questi oggettivamente, ad oggi – concludono Slc-Cgil, Uilcom-Uil e Fials – non ci sembrano tali”.