Si sta svolgendo proprio in questi minuti un tavolo tecnico fra Acr Messina, Prefettura e Comune di Messina per provare a scongiurare lo svolgimento a porte chiuse della partita di domani fra Messina e Benevento, a causa dell’assenza delle condizioni di sicurezza minime per l’afflusso dei tifosi al San Filippo. Il Comune è rappresentato dall’assessore Sergio De Cola, poiché il sindaco Renato Accorinti si sta recando a Roma per impegni istituzionali. Ma prima della partenza lo stesso Accorinti ha tenuto una conferenza stampa a palazzo Zanca, questa mattina, per dire la sua sull’ennesima diatriba con il prefetto Trotta: “Mi aspettavo di essere convocato da Acr Messina e Prefettura, ma visto che nessuno fa il primo passo, la settimana prossima convocherò un tavolo tecnico per evitare che la situazione si ripeta in occasione del derby dello Stretto, Messina-Reggina, che si giocherà il 25 gennaio al San Filippo”.
Tutto è iniziato con il provvedimento della Prefettura emesso nella giornata di ieri, seguito a una comunicazione della stessa relativa alla criticità dell’evento. arrivata al Comune, a detta del sindaco, nella giornata di martedì, nella quale si chiedeva l’istituzione di un piano di sicurezza per il trasporto dei tifosi ospiti da redigere entro la sera del giorno stesso; la società giallorossa, al momento in silenzio sulla vicenda, afferma addirittura di non aver ricevuto alcuna comunicazione istituzionale, nonostante nel comunicato firmato da Stefano Trotta si legga testualmente che il provvedimento scaturisce dalla “presa d’atto dell’inerzia della società di calcio messinese nell’approntare tutte le misure idonee a garantire la sicurezza dei sostenitori delle due compagini”.
Per Accorinti la decisione voluta da Stefano Trotta è esagerata: “Tra l’altro – prosegue – non abbiamo ricevuto nessuna richiesta da Benevento o dalla Prefettura riguardo alla necessità di mettere a disposizione i bus. Io potrei mettere a disposizione i mezzi dell’Atm, ma mi sembra lecito che chieda una garanzia sui mezzi stessi, dato che sono destinati al servizio pubblico già a partire dal giorno dopo. E poi spiegatemi perchè non vietare solo la trasferta ai tifosi ospiti piuttosto che chiudere l’intero stadio e impedire anche ai cittadini messinesi di assistere alla partita”.
Il primo cittadino conclude poi sui rapporti evidentemente tesi tra istituzioni, incomprensioni che stanno affondando una intera collettività: “Io non ce l’ho con nessuno. Dico solo che in questa occasione c’è stato un eccesso di rigore e che dopo il 4 Novmbre qualcosa è cambiato. Non posso nè voglio dire che il Prefetto ce l’abbia con me, ma certamente c’è una severità maggiore”.