Calcio Lega Pro. Messina-Benevento a porte chiuse: rabbia tifosi, ma non mancherà il sostegno alla squadra

Dopo l’ennesimo tira e molla istituzionale è arrivata la tanto agognata decisione: Messina-Benevento si giocherà a porte chiuse ed il San Filippo sarà un’arena senz’anima. Nella città in cui tutto può succedere, è accaduto proprio quello che più si temeva, nonostante nelle ultime ore fosse trapelato un pizzico di ottimismo dati gli sforzi dell’Acr nel garantire un piano di copertura per il trasporto dei tifosi ospiti che, è bene ricordarlo, sarebbero comunque giunti a Messina muniti di Pullman privatamente noleggiati.  Lo squallido teatrino che esula dal calcio, dati i noti precedenti negativi nel difficile dialogo istituzionale tra Comune e Prefetto, penalizza non soltanto una società di calcio alle prese con le difficoltà economiche del caso e che proprio per questo match sperava in un aumento dell’incasso dati i prezzi popolari indetti, ma anche una parte di cittadinanza, rappresentata dai tifosi giallorossi, che per l’ennesima volta subiscono passivamente le diatribe dall’alto.

Rabbia, delusione e sconcerto emerge proprio dal cuore della tifoseria giallorossa, pronta comunque a sostenere la squadra in una gara non facile, magari assistendo alla partita dalla collinetta che sovrasta lo stadio, in condizioni di assoluta precarietà dato l’orario e l’ostico terreno di montagna: “Questa decisione è contro la città,un dispetto da bambini, mai vista una roba del genere-commenta Marcello Saccà, leader dei Fedelissimi-. Noi ci saremo comunque, anzi invitiamo tutti a venire per far capire che questo provvedimento non rispetta il volere della cittadinanza. Stiamo facendo una figura indecente davanti all’Italia intera, e pensare che domani si sarebbe ricordata anche Graziella Campagna…ma l’incompetente ha deciso così, penalizzando una città intera, e non è la prima volta, se pensiamo alla vicenda dei Tir e della Vara, tutte scelte che ti fanno pensare male. Ricordo a tutti che ci sono stati Prefetti, nella storia di Messina, che quando la squadra giocava al Celeste firmavano ogni settimana una deroga”.

Non si sbilancia invece un altro punto di riferimento del tifo organizzato peloritano, Nino Martorana, leader di Gioventù Giallorossa: “Attendiamo, ancora non abbiamo organizzato nulla. Queste sono situazioni che possono nascere sul momento spontaneamente. Di sicuro saremo vicino alla squadra, o sotto la curva o in collinetta”.

A voi, cari concittadini, l’ennesimo atto di un triste spettacolo del quale non si intravede la fine.

@RobertoFazio

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