E’ stato presentato questa mattina, presso la sede della Cgil di Messina, il programma cittadino dello sciopero generale nazionale indetto da Cgil e Uil per venerdì 12 dicembre. Presenti i segretari cittadini dei due sindacati, rispettivamente Lillo Oceano e Carmelo Catania, i quali hanno annunciato che il corteo prenderà il via alle 9,30 a piazza Antonello, con arrivo a piazza Francesco Lo Sardo, nella quale si terrà poi il comizio conclusivo. I due segretari hanno anche spiegato i motivi di questo sciopero: “Si parte dalla legge di stabilità, poco adatta alle esigenze del nostro paese. Si tratta di una manovra iniqua – spiega Catania (Uil Messina) – che non fa bene ai lavoratori, così come ai pensionati. Il Jobs Act, poi, dà meno garanzie ai neo-assunti, con i contratti a tutela crescente. Un azienda – continua il segretario di Uil Messina – trae più benefici licenziando piuttosto che assumendo”.
I sindacati denunciano poi il mancato ascolto delle loro proposte da parte del Governo nazionale: “Abbiamo presentato varie proposte – spiega Catania – per migliorare la situazione. Abbiamo suggerito come trovare le risorse, come contrastare l’evasione fiscale, come dare una mano alle fasce deboli, per esempio con l’estensione del bonus di 80 euro anche per incapienti e pensionati, ma non siamo stati ascoltati”. Per Lillo Oceano “le misure prese dal Governo peggioreranno la condizione dei lavoratori e faranno arretrare l’economia nazionale. La precarietà, inoltre, non diminuisce, ma anzi rischia di aumentare con il Jobs Act. Quest’ultimo provvedimento, si dice che serva per dare un contributo a quei datori di lavoro che assumono, ma lo fa prelevando le risorse dei fondi Pac, tagliando 3,5 miliardi di euro al Mezzogiorno, soldi che qui potrebbero creare tanto lavoro, anche con la costruzione di infrastrutture. Non capiamo perché gli amministratori locali non protestino per questi tagli”.
Lo sciopero non sarà unitario, poiché la Cisl non ha aderito all’iniziativa: “L’assenza di Cisl ci indebolisce? Doveva essere uno sciopero unitario fino al 19 novembre scorso – spiega Carmelo Catania – ma vorrà dire che ci impegneremo di più per non far mancare la partecipazione, che sarà comunque massiccia”. In conclusione Lillo Oceano come lo sciopero, in ambito cittadino, servirà anche a ricordare le numerose vertenze locali ancora irrisolte: “Vertenze che non sono state risolte – spiega il segretario di Cgil Messina – e che addirittura, in alcuni casi, si sono complicate, a causa della scarsa rappresentanza degli amministratori locali”. @SimoneIntelisano