Terminato (finalmente) il silenzio stampa, si torna a parlare di calcio tra le mura del Celeste, sede degli allenamenti settimanali, con i protagonisti del campo. L’ex varesino Loris Damonte si mostra ottimista circa la crescita della squadra, lenta ma graduale, seppure ancora orfana del guizzo vincente: “E’ un periodo che forniamo delle buone prestazioni secondo me, senza riuscire a portare a casa i tre punti e questo pesa sulla classifica, però penso che le prestazioni stanno arrivando con una certa continuità quindi contiamo di tornare alla vittoria il prima possibile. E’ un momento che ci gira male, dobbiamo evitare di commettere errori e quindi anche le rimonte”. Contro le avversarie dirette il Messina, pur giocando in molte occasioni in trasferta, ha perso per strada diversi punti salvezza che potrebbero costituire un grosso rimpianto nel difficile girone di ritorno, ma il centrocampista la vede diversamente: “Io credo che ultimamente abbiamo avuto scontri diretti, la maggior parte dei quali giocati lontano dal nostro stadio, ottenendo pareggi importanti e dimostrando di avere qualcosa in più, sebbene sfortunati negli episodi. A parte il secondo tempo con l’Aversa, le prestazioni ci sono sempre state”.
Nella gara contro l’Ischia, giocata all’insolito orario delle 11 della mattina, l’attaccante croato Bjelanovic ha trovato la prima marcatura stagionale, dopo il calvario dei due infortuni che lo hanno tenuto a lungo lontano dal terreno di gioco e le voci di mercato che lo vogliono in partenza: “E’ un orario strano, particolare, ma per quanto mi riguarda non è un problema. Lo è forse di più per i tifosi. Su Bjelanovic -prosegue Damonte- sono contento che si sia sbloccato, credo che sia un giocatore per il quale parla la carriera. Ci ha dato una grossa mano col sacrificio e col lavoro di squadra, dalla prossima partita spero che possa ancora darci un aiuto dal punti di vista realizzativo”. Nella gara di domenica il centrocampista ha giocato qualche metro più avanti, avendo quindi più opportunità di essere coinvolto nel gioco offensivo: “Mi sono mosso come mi muovo dalla partita col Lecce, arrivando più spesso alla conclusione, ma credo sia stato solo casuale”. I centimetri restano però una delle sue peculiarità più importanti: “Il gioco aereo è una mia caratteristiche, spero di dare il mio contributo sia nelle palle inattive che in altre situazioni di gioco”.
Testa già al Benevento, prima delle due sfide ai vertici della classifica (la gara con la Salernitana chiuderà il 2014). L’assenza di D’Agostino non farà la differenza per Damonte: “Il Benevento è una squadra molto forte, seconda solo perchè la Salernitana ne ha fatto più punti, dovremmo cercare di limitare loro ed esaltare noi per provare a fare punti. Noi cercheremo di farne sei, ma ci sono anche gli avversari. Useremo le nostre armi per cercare di fare più punti possibili e metterli in difficoltà. D’Agostino è forte ma il Benevento ha altri giocatori forti quindi non credo che faccia molta differenza se ci sia o meno”.