Consiglio comunale, Carreri e Zuccarello chiedono dimissioni Mantineo. Trischitta contro Fenech: “Ha indossato fascia tricolore senza averne titolo”

Pippo Trischitta

Seduta breve ma intensa, quella del consiglio comunale che si è appena conclusa a palazzo Zanca. I lavori si aprono, alle ore 13, con l’intervento di Nino Carreri (Pdr) che ritorna sul tema dei servizi sociali, muovendo pesanti critiche contro l’assessore Nino Mantineo: “Esprimo la mia solidarietà alla collega Donatella Sindoni – afferma Carreri – che ha ricevuto, in quanto presidente della commissione sui servizi sociali, vergognose critiche sia dai sindacati che dall’amministrazione. Durante una commissione sul tema dei migranti, Mantineo ha detto che non parteciperà più ad una commissione sui servizi sociali fin quando questa sarà presieduta dalla Sindoni. Se un assessore non si presenta in commissione, allora si deve dimettere”.

 
A gettare acqua sul fuoco di pensa Paolo David (Pd) che dopo l’intervento di Carreri, informa l’aula su una telefonata ricevuta poco prima dallo stesso Mantineo, il quale ha assicurato che parteciperà senza problemi alle commissioni. Poco importa a Santi Daniele Zuccarello (Pd) il quale ricorda la sua posizione su Mantineo, dopo che lo stesso assessore aveva detto in consiglio che le cooperative sociali non andavano abolite: “La posizione del Pd su Mantineo è chiara. Chiediamo le dimissioni perché non è degno di svolgere il ruolo di assessore in questa amministrazione, così come in nessun’altra”. Zuccarello viene subito bacchettato dal collega di partito David: “Su questi temi il partito si deve riunire e stabilire. Non ci interessano le questioni personali, questo non è il luogo adatto. Il tuo parere – spiega David a Zuccarello – non è quello dell’intero gruppo”. Ci pensa la diretta interessata, Donatella Sindoni (Pd), ha spegnere la polemica: “Getto acqua sul fuoco sulla questione, sono contenta che Mantineo si sia ravveduto e che sia pronto a collaborare”. A difendere l’assessore ci pensa Pippo Trischitta (Fi): “In quanto avvocato, mi dissocio dalle frasi pesanti e diffamatorie dette contro Mantineo. Se si fosse trattato di un assessore donna, come Patrizia Panarello, questa vicenda avrebbe avuto un altro risalto”.

 
Il consigliere di Forza Italia chiude una polemica e ne apre un’altra. Infatti nel suo intervento Trischitta critica Lucy Fenech (Cmdb), la quale ha partecipato alla commemorazione di Alfio Ragazzi, messinese scomparso durante l’attentato di Nassiriya (Iraq) il 12 novembre 2003, con la fascia tricolore, accompagnata con un’automobile della Polizia Municipale: “E’ inusuale ciò che è successo. Mi sono anche confrontato – afferma Trischitta – con membri delle passate amministrazioni e a nessuno risulta che un normale consigliere comunale possa rappresentare l’amministrazione in una commemorazione, scavalcando le gerarchie. Presenterò un’istanza affinché i membri di Forza Italia possano essere delegati, indossando la fascia in altre manifestazioni”. Breve la risposta della stessa Fenech: “Non ho nulla da chiarire, perché si tratta di un servizio per ricordare un cittadino scomparso. L’intervento di Trischitta – afferma il consigliere di Cmdb – falsa la realtà”. Prende poi la parola il presidente del consiglio comunale, Emilia Barrile (Pd), la quale, secondo Trischitta, avrebbe dovuto indossare la fascia in assenza di sindaco, vicesindaco ed assessori: “Il sindaco Accorinti ha delegato la collega Fenech ed io ero stata avvisata. Non è mio compito giudicare il suo operato. Io ero presente alla commemorazione per rappresentare il consiglio e mi sono recata sul posto con la mia auto”. L’intervento della Barrile crea ancora più dubbi nella testa di Trischitta, il quale non capisce perché il presidente del consiglio comunale non abbia rappresentato il Comune con la fascia tricolore: “Fossi stato nella collega Fenech – spiega Trischitta – mi sarei tolto la fascia per darla al mio presidente. Presenterò anche un ordine del giorno sul comportamento del capo di gabinetto che ha consentito tutto ciò. L’ex sindaco Peppino Buzzanca in passato è stato rimosso dal suo incarico per un passaggio in auto blu”.

 
Trischitta chiede anche il parere del segretario generale Antonio Le Donne, ma il consigliere Francesco Mondello (Udc) lo anticipa affermando la non competenza dello stesso Le Donne sul tema: “In passato ho indossato la fascia come vicesindaco. Il segretario generale non deve fare nessun intervento poiché esiste una circolare del 1995, firmata dal ministro degli interni dell’epoca Rosa Russo Iervolino, che specifica chi, come e quando può indossare la fascia. Ci vogliono dei titoli e questo lo stabilisce il ministero, non il sindaco o il capo di gabinetto. Mi auguro che Lucy Fenech possa diventare sindaco in futuro, ma in quest’occasione non poteva indossare la fascia, perché non è nella liberta di nessuno distribuirla a Tizio o a Caio”. Secondo Le Donne, invece, il primo cittadino può individuare un soggetto che lo rappresenti senza percorrere tutte le giuste procedure.

 

Chiuso anche il capitolo Fenech, se ne apre un altro. Emilia Barrile si toglie i panni di presidente e veste quelli di semplice consigliere, spiegando come una sua proposta di delibera sul regolamento Cosap (Canone Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche) abbia avuto parere favorevole dalla dirigenza comunale, ma negativo del ragioniere generale Nino Cama: “Mi è stato detto che la mia proposta causerebbe degli effetti negativi sul bilancio, con delle minori entrate. Ma se al momento non ci sono entrate – afferma la Barrile – dove sarebbe il ridimensionamento di queste? Il rispetto è stato depennato dai vocabolari, a quanto pare. Io non ritiro la mia delibera, ma non so cosa fare. Al momento l’assessore Filippo Cucinotta ha solo preparato una bozza. E’ necessario che adesso faccia una delibera regolamentare da poter votare”.

 
A prendere le difese di Cucinotta (il quale contattato, così come il ragioniere Cama, non ha avuto modo di recarsi in aula questa mattina) ci ha pensato Lucy Fenech: “Quando Cucinotta prese l’impegno su questo tema – afferma il consigliere di Cmdb – chiese a noi consigliere di realizzare un lavoro congiunto. La Barrile doveva fare un gruppo di lavoro per realizzare un tavolo tecnico, ma ciò non è avvenuto. L’assessore ha realizzato una bozza proprio perché c’era l’intenzione di costruire qualcosa insieme, dunque è ingeneroso criticarlo”. Sulla questione interviene anche Daniela Faranda (Ncd): “Non si capisce più quali sono i compiti specifici di ciascun organo. Io mi sono candidata per far parte del consiglio comunale e non come assessore. Mi aspettavo di trovare in aula alcune proposte fatte dall’amministrazione per andare al voto. Ancora una volta – continua la Faranda – ci troviamo davanti ad un regolamento importante per la città e per il comune che non incassa un euro e inoltre mi ritrovo davanti ad una lettera del dirigente Natale Castronovo che ci dice che noi stiamo determinando un potenziale danno economico dell’Ente. Perché siamo noi ad essere sempre bacchettati da tutti?”.

 
Per Antonella Russo (Gruppo misto) si è creata parecchia confusione sull’argomento: “Ci sono gruppi politici che hanno chiesto approvazione in aula di una proposta di delibera e c’è l’urgenza di votare per evitare il danno erariale per il Comune. Dato che questa bozza è stata presentata a fine novembre e avrà tempi di condivisione molto lunghi e visto che c’è la proposta della Barrile – afferma la Russo – mi chiedo se sia possibile lavorare sulla delibera del presidente del consiglio comunale integrandola con la bozza di Cucinotta. Inoltre il ragioniere generale ci deve spiegare, subito e qui in aula, i motivi del suo parere negativo”. La presidenza del consiglio prova a contattare Cucinotta e Cama ma, come detto in precedenza, i due non hanno avuto modo di recarsi in aula. Si passa così al voto sull’ultima delibera sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio: si passa da 24 presenti al momento dell’apertura dei lavori ai 19 al momento del voto: 15 favorevoli e 4 astenuti, delibera approvata. Dopo il voto il vicepresidente del consiglio comunale Nino Interdonato (Dr) propone la discussione sul prelievo del provvedimento relativo alla deliberazione n. 97/C del 12/12/2012 (rigetto delle istanze relative alle approvazioni del programma costruttivo ex art. 25 della L. R. 22/96 a San Licandro – ditta soc. coop. Habitat 2000 e del piano di lottizzazione convenzionato n. 197/L a San Licandro ditta società Casamica immobiliare srl), ma al momento del voto 8 consiglieri lasciano l’aula e con 11 membri su 40 cade il numero legale. Alle 14.15, dunque, la seduta viene definitivamente sospesa. @SimoneIntelisano

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