“Quando non c’è più niente da fare, c’è ancora molto da fare”. Così recita un vecchio slogan di Antea. Guidata da questo principio ispiratore, la Onlus romana vuole garantire cure globali per la migliore qualità di vita possibile al malato terminale e alla sua famiglia, fino all’ultimo giorno. In Italia il diritto umano inviolabile di ricevere le cure palliative è confermato dalla Legge. Antea è impegnata ad applicarle attraverso la sua Scuola accreditata con le principali Università, formando negli anni oltre 3000 operatori. Dopo Roma, Antea da poco tempo esiste anche in Sicilia, a Messina. L’ associazione e’ stata presentata nell’ambito de “Il dolore e la vita – Dalla Filosofia, alla Teologia, alla Medicina”, l’incontro di studi promosso dall’associazione culturale “L’Altro Futuro” e dall’associazione “Atena” che si e’ svlto sabato 29 novembre, al Palazzo della Cultura “Antonello da Messina” di Viale Boccetta, nella sala convegni al piano terra. Il programma dei lavori è stato suddiviso in due sessioni Dopo i saluti delle autorità, gli interventi di Giusi Furnari Luvarà, docente di Filosofia dell’Università di Messina, e di Fortunato Giuseppe Picciolo , Presidente Medici Cattolici Messina. Moderatori dei lavori il prof. Giuseppe Gambardella e Carlo Abbate dell’Associazione “L’Altro Futuro”. La seconda sessione si e’ aperta con la relazione di Antonio David, Responsabile del Centro di terapia del dolore del Policlinico di Messina. E’ intervenura Chiara Tomasello, Oncologa della Casa di Cura “Villa Salus” Messina. Quindi e’ stata la volta quindi di Giuseppe Casale e Salvo Versaci , rispettivamente, Coordinatore Sanitario e Referente regionale “Antea”. Dunque ha parlato Nicola Gambardella, psichiatra del C.T.A “Kennedy” di Saponara e ha chiuso la sessione, moderata da Santi Calderone, Presidente “Atena”, la psicologa Pina Santacattarina.