Il Messina prepara la sfida al Catanzaro, tra i top club del girone C, in uno dei momenti più anonimi di questa stagione senza troppe pretese. A soli due punti di vantaggio sulla pericolosa zona play out, i giallorossi si giocano proprio contro i calabresi punti preziosi in ottica salvezza, dopo non aver capitalizzato il piccolo bonus che il calendario aveva concesso ai peloritani, prima di una chiusura di 2014 da brividi: contro i parigrado Melfi, Foggia, Cosenza, Aversa Normanna e Martina Franca solo tre pari e due sconfitte, con tanto di deludenti prestazioni, gara con il Foggia a parte.
Nella sfida ai calabresi, come spesso in questi ultimi mesi, la piazza chiede più la prestazione che i punti, dato le incredibili incolori performances regalate da una squadra incapace di produrre una decente manovra di gioco: nonostante il Messina, come dimostrato contro Lecce e Juve Stabia, sappia esaltarsi proprio contro le grandi, con il Catanzaro rinvigorito dal cambio in panchina che ha portato Sanderra a rilevare Moriero, non sarà affatto facile. I compagni dell’ex Maiorano effettivamente non hanno un bilancio brillante in trasferta, dove hanno raccolto solo sette punti, affrontando tuttavia due derby contro Cosenza e Vigor Lamezia, rispettivamente con pareggio e sconfitta, due big come Salerno e Lecce (sconfitta all’Arechi e pari al Via del Mare) ed il Foggia, anche qui con il segno x.
I precedenti tra le due compagini sono nettamente a favore del giallorosso siciliano: nel complesso sono 13 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte negli incontri disputati in città; in campionato l’ultima partita si svolse nel 2000, conclusa con un 1-1 firmato, per i calabresi, da Kamarà, presente domani al San Filippo, stadio nel quale però Messina e Catanzaro si sono affrontate nel 28 agosto del 2013, in occasione della Coppa Italia: Chiaria firmò in rovesciata la vittoria dei peloritani ma quel pomeriggio sportivo viene più ricordato per i disordini che caratterizzarono il pre partita, a causa del lancio di svariati oggetti da parte dei tifosi ospiti, il tutto a testimonianza della rivalità fra le due curve che ha spinto il Prefetto a chiedere un servizio navetta per permettere ai supporters calabresi di raggiungere domani lo stadio dalla rada San Francesco in totale sicurezza.
Grassadonia ha diramato le convocazioni: rientrano in gruppo Pepe Enrico, Damonte, Stefani e Stampa, mentre non recuperano Migliore, Izzillo e Bortoli fuori per infortunio, così come Marin, alle prese con la fisioterapia per la caviglia malconcia; assente anche Donnarumma per squalifica. Dal momento in cui Stefani ha svolto allenamento differenziato probabile il rilancio dal primo minuto di Pepe, insieme ad Altobello a comporre la linea centrale di difesa, con Benvenga a destra e Silvestri adattato sulla sinistra, mentre a centrocampo dovrebbe rientrare Damonte a fianco di Bucolo con Nigro costretto sull’esterno destro e la riconferma di Vincenzo Pepe sulla corsia opposta; in avanti Corona e Bjelanovic contendono una maglia di titolare a supporto di Orlando. Nel caso in cui il mister campano dovesse rinunciare al 4-4-2 e azzardare un ritorno al 3-5-2 (ipotesi questa difficile), potrebbe optare per una difesa composta da De Bode, Pepe, Altobello , con Benvenga e Silvestri sugli esterni, centrocampo formato da Bucolo, Damonte e Nigro (o Vincenzo Pepe nel ruolo di trequartista che però sembra non competergli dal momento in cui il calciatore preferisce partire dall’esterno) a supporto di Orlando e uno fra Corona e Bjelanovic.
Sul fronte opposto il Catanzaro dovrà rinunciare a Russotto, mentre sarà convocato Vacca, in miglioramento nonostante si sia allenato poco durante l’arco della settimana. Questi i convocati di mister Sanderra che nella conferenza stampa della vigilia ha chiesto grande concentrazione ai suoi: Barraco, Bindi, Daffara, Di Chiara, Ferraro, Fofana, Ilari, Kamarà, Maiorano, Martignago, Morosini, Pagano, Pacciardi, Ricci, Rigione, Scuffia, Squillace, Vacca e Yeboah.