Nemmeno il tempo di esultare per la nuova pax interna alla città raggiunta dalle istituzioni che il caso Piemonte riesplode in tutta la sua drammaticità. A riaprirlo, l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, finalmente uscita allo scoperto: niente connubio con l’Irccs Centro Neurolesi Bonino Pulejo.
“Restiamo basiti dal tenore della nota inviata in data odierna dal Capo di Gabinetto dell’assessore alla sanità, Lucia Borsellino, avente per oggetto il ddl recante ‘integrazione Irccs Centro Neurolesi Bonino Pulejo – Ospedale Piemonte di Messina’ che in poche parole liquida come non realizzabile la fusione delle due strutture ospedaliere”, commentano i deputati regionali Beppe Picciolo e Santi Formica, tra gli autori della proposta di legge. “Siamo evidentemente in presenza -proseguono – dell’ennesimo schiaffo dato alla politica da una dirigenza miope che processa le intenzioni prima di dare la possibilità di scelta ai territori. Certamente non è questo l’atteggiamento che ci attenderemmo da un assessorato che sta chiedendo immensi sacrifici ai cittadini siciliani e che di fronte a proposte legislative di buon senso fa rispondere gli uffici con un affannoso diniego preventivo”.
Noi – hanno concluso i due deputati messinesi – non siamo innamorati del disegno di legge che porta la nostra firma e siamo pronti a recepire tutte le indicazioni alternative possibili, abbiamo però una sola certezza: quella che l’ospedale Piemonte di Messina resterà in piedi efficiente e dovrà essere pienamente operativo con i 78 posti letto per acuti assegnati dalla risoluzione vincolante della VI commissione sanità al governo regionale. Una risoluzione che è stata fatta propria dall’assessore Borsellino e che adesso per confermare la propria credibilità deve fornire, oltre all’opinabile diniego tecnicistico, una valida alternativa al nostro disegno di legge senza depauperare od indebolire l’accordo faticosamente raggiunto sui posti letto per acuti dell’ospedale Piemonte con tutta la Commissione. Attendiamo adesso atti concreti partendo dalle certezze acquisite! Indietro non si torna!”.