I dipendenti comunali di Letojanni sono in stato d’agitazione. Lo comunicano con una nota Cisl Fp, Uil Fpl e Csa. Le organizzazioni sindacali esprimono fortissima preoccupazione poiché una delibera è stata adottata dal Comune fuorviando le valutazioni e gli accordi definiti in concertazione (incrementare la previsione per i posti destinati alla stabilizzazione del personale precario con part-time da 18 ore/24 a 30 ore).
A tal fine era orientata la richiesta di eliminazione di figure CAT. D e C con ricorso alla concorsualità pubblica e/o alla mobilità ed inoltre si conveniva di mantenere l’assunzione di una cat. D Ingegnere o Architetto che sostituisse il pensionamento del tecnico apicale di ruolo, cosa che abbiamo appreso dalla stampa locale.
“Il confronto – scrivono i sindacati – lasciava ben sperare le organizzazioni sindacali in quanto veniva condiviso con esse e la RSU la priorità dell’Ente sul percorso di stabilizzazione già avviato, ma poiché è del tutto evidente che le stabilizzazioni si concretizzano con le “capacità assunzionali del Comune”, non può soddisfare assolutamente la sola modifica dei profili specifici accogliendo esclusivamente l’opportunità di non indicare nel programma relativo all’anno 2016 le qualifiche professionali specifiche ma solo le categorie che si richiedono”.
“Chiediamo, pertanto – si legge nella nota inviata al sindaco Alessandro Costa – di sospendere l’efficacia delle delibere poiché difformi da quanto convenuto tra le parti anche alla presenza del Sindaco e ribadiamo la necessità di eliminare le assunzioni di n.2 cat. D inspiegabilmente ancora previste nel nuovo piano, malgrado i rilievi mossi e l’ineluttabile conseguenza che tali assunzioni hanno sulla capacità assunzionale destinabile alle stabilizzazioni. Per tali considerazioni annunciamo fin d’ora l’intenzione di ricorrere in tutte le sedi a tutela del personale interessato ed a salvaguardia di corrette relazioni sindacali per ottenere che l’Amministrazione destini tutte le risorse disponibili alla stabilizzazione del personale a tempo determinato in forza al Comune”.
Le organizzazioni sindacali proclamano dunque, fin da ora, lo stato di agitazione del personale contrattista che aspetta ormai da 25 anni la trasformazione del proprio rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, e il cui progetto di stabilizzazione l’Amministrazione sta pregiudicando fortemente con tali scelte.