La proposta di Gioveni: residenza virtuale a piazza Unità d’Italia per senzatetto, senza fissa dimora e stranieri

Il consigliere comunale Libero Gioveni (Udc) ha presentato questa mattina, nella sala Ovale di palazzo Zanca, la sua proposta di delibera che prevede l’istituzione della residenza virtuale in piazza Unità d’Italia per i cittadini senza fissa dimora, senzatetto italiani e stranieri comunitari e non comunitari con permesso di soggiorno. La proposta, sottoscritta da altri 13 consiglieri comunali (Sturniolo, Fenech, Faranda, Lo Presti, Cardile, Sindoni, Vaccarino, C. David, Russo, La Paglia, Crifò e Parisi) qualora venisse approvata, consentirebbe l’iscrizione anagrafica in piazza Unità d’Italia a tutti i cittadini, italiani e stranieri, che abbiano dimora abituale nel territorio del Comune, indipendentemente dalla natura della loro dimora (vale dunque anche per chi vive in alloggi inidonei o occupati). Obiettivo della proposta di delibera è anche quello di autorizzare l’iscrizione anagrafica delle persone straniere titolari di permesso di soggiorno per motivi di protezione internazionale o umanitaria utilizzando il medesimo permesso di soggiorno come documento utile alla rilevazione dei dati anagrafici quando non siano disponibili altri documenti d’identità originali. Ogni comunicazione per gli iscritti in tale residenza virtuale, andrebbe poi notificata mediante la pubblicazione presso l’albo pretorio online nel sito del Comune di Messina.

 
foto archivio Libero Gioveni (1)“Sarebbe la prima volta a Messina – spiega Gioveni – se si dovesse istituire questa residenza fittizia. Sono contento per quello che l’amministrazione ha fatto per i soggetti interessati finora: l’apertura della Casa di Vincenzo era stata sollecitata da me già durante la Giunta Buzzanca”. La proposta è stata sostenuta anche dalla Caritas Diocesana e dall’Help Center presente presso la Stazione Centrale della città. A rappresentare proprio Help Center, che con legali e medici offre assistenza ai senzatetto, questa mattina erano presenti gli avvocati Cristina Lo Schiavo, Tiziana Arcoraci e Alessia Giorgianni. Quest’ultima ha affermato che questa proposta è importante anche per gli stranieri che vogliono mettersi in regola, pagando regolarmente le tasse, oltre ad essere utile per chi vive in baracche o altri posti non agibili e per chi ha subito un’ordinanza di sgombero per inabilità della casa. Ovviamente l’iscrizione non sarebbe obbligatoria, ma avverrebbe solo su esplicita richiesta.

 
Libero Gioveni ha poi ricordato come altre città d’Italia, fra cui Torino, Roma e Milano prevedano già tale servizio. “Avere una residenza virtuale è importante per vari motivi – continua il consigliere comunale dell’Udc – come, ad esempio, l’iscrizione all’ufficio di collocamento, impossibile senza un documento d’identità, che a sua volta è impossibile da ottenere senza una residenza”. Infine Gioveni ha spiegato come piazza Unità d’Italia sia stata scelta dallo stesso proponente per il significato simbolico, “ma se ci sono altre idee, sono pronto a valutare le alternative. L’importante, è che la delibera venga approvata”. Approvazione che comunque non dovrebbe arrivare prima dell’inizio del 2015, poiché al momento è impossibile portare tale proposta di delibera in consiglio comunale visti i tanti altri temi urgenti da affrontare, come quelli relativi ai servizi sociali e al bilancio. @SimoneIntelisano

Foto di Lillo Lo Cascio

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