Della procedura di decadenza della concessione del Consorzio Autostrade Siciliane, i sindacati, la Cub in particolare, hanno conoscenza già dallo scorso luglio, quando iniziarono i primi scioperi. Proprio l’ultimo giorno del mese, la struttura di vigilanza delle concessioni autostradali, dipendente dal ministero di Trasporti e Infrastrutture, aveva inviato una comunicazione in cui si faceva presente di avere avviato nei confronti del Cas “una procedura di contestazione per gravi inadempienze”, indicando “i tempi per la risoluzione delle anomalie”.
Già lo scorso luglio, come emerge dal documento firmato dal direttore, Mauro Coletta, la struttura di vigilanza aveva adottato i provvedimenti previsti dalla convenzione (contestazione di grave inadempimento e sospensione dell’adeguamento tariffario). Sempre quattro mesi fa, la struttura aveva avvertito che, qualora il Cas non avesse regolarizzato la propria posizione in conformità alle prescrizioni della convenzione, sarebbe stato adottato un nuovo dispositivo di decadenza.
In effetti, questa decisione era stata già presa in passato e nel 2010 la decadenza era stata dichiarata a seguito di un analogo procedimento avviato nel 2007. A porre tutto nel nulla, all’epoca, fu la giustizia amministrativa.
E’ di venerdì scorso (l’altro ieri), infine, la notizia che la nuova procedura è prossima al suo compimento Ieri, invece, si sono conclusi gli interrogatori relativi all’inchiesta Tekno riguardante la gara d’appalto per il servizio attrezzato di video sorveglianza di A20 e A18. Da ricordare, sempre negli ultimi giorni, il licenziamento di 24 lavoratori e la risoluzione della commissione Lavoro dell’Ars che impone a Rosario Crocetta di interpellare il Consiglio di giustizia amministrativa sull’annosa questione del contratto collettivo da applicare al personale. (@FabioBonasera)