La decadenza anticipata della concessione, a favore del Cas, per la gestione delle autostrade A18 e A20 è ormai a un passo. Lo rende noto l’Ugl Trasporti a seguito del vertice romano di ieri con la struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali, dipendente direttamente dal ministero di Infrastrutture e Trasporti. “Le organizzazioni sindacali – comunicano i vertici dell’Ugl – sono state informate che la procedura di decadenza iniziata dal ministero con il ritiro della concessione è ormai in fase di completamento”.
Una notizia che arriva al culmine di un periodo davvero critico, con l’arresto di dipendenti del Consorzio Autostrade Siciliane e imprenditori, il licenziamento di altri 24 lavoratori e la risoluzione della commissione Lavoro dell’Ars che impone a Rosario Crocetta di interpellare il Consiglio di giustizia amministrativa sull’annosa questione del contratto collettivo da applicare al personale. Ad auspicare la decadenza anticipata, proprio in forza delle tante tensioni, è stato di recente anche il deputato del M5s Francesco D’Uva.
L’incontro di ieri a Roma è stato richiesto dalle segreterie nazionali del settore Trasporti, capitanate da Tatiana Fazi (Filt Cgil), Marino Masucci (Fit Cisl), Paolo Collini (Uiltrasporti), Paola Avella (Ugl Trasporti) e Roberto Moroni (Sla Cisal). Ad accompagnarle, i vertici siciliani, Giovanni Celesti (Ugl Trasporti), Graziella Franchina (Sla Cisal) e Franco Spanò (Filt Cgil). La struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali è stata rappresentata dal direttore, Mauro Coletta.
Sul tavolo, le problematiche legate alla gestione e l’esercizio del Consorzio Autostrade Siciliane, che stanno determinando la vertenza in atto, con particolare riferimento agli aspetti che riguardano la qualità dei servizi e dell’organizzazione del lavoro. Le sigle, unanimemente, hanno ribadito che il vigente Ccnl “è l’unico e solo strumento adatto e strettamente connesso alla tipologia delle attività delle concessionarie autostradali” e si è convenuto che “eventuali distorsioni operate con altre forme contrattuali non pertinenti creerebbero gravi problemi gestionali e per i servizi resi oltre che una forte conflittualità con i lavoratori”.
Durante il vertice è emersa quindi una condivisione tra le componenti sindacali nelle strategie e nelle iniziative da adottare da subito. Tuttavia, la notizia della decadenza della concessione prospetta una nuova e diversa fase della vertenza in cui diventa prioritario, per i sindacati, “salvaguardare, da una parte i livelli occupazionali e il contratto di lavoro, dall’altra rilanciare, con importanti riflessi economici per la Sicilia, una corretta gestione di un importante servizio alla collettività in un contesto fortemente penalizzato da ritardi e disservizi di una fatiscente infrastruttura preda di assurde e sterili pretese della burocrazia regionale siciliana”. (@FabioBonasera)