Via libera, a Palermo, al riordino della rete ospedaliera siciliana, in commissione Sanità dell’Ars. Un provvedimento, quello approvato, che sembra portare le tante agognate schiarite sul futuro del Piemonte, del Papardo e dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto. A confermarlo è Giuseppe Picciolo, capogruppo del Patto dei Democratici per le Riforme-Drs all’Assemblea regionale siciliana.
“La commissione Sanità dell’Ars ha dato il via libera al riordino della rete ospedaliera regionale – dice – recependo gli emendamenti firmati da me e dai colleghi Lo Giudice, Formica e Ioppolo che di fatto consentono alla stessa commissione legislativa di effettuare il controllo sulla nuova rete, lasciandone la gestione all’assessore regionale. Nel varo del nuovo piano si tiene conto anche del parere recente del Consiglio di Stato che sposta al 2017 l’applicazione dell’accordo tra Governo e Regioni. Viene quindi scongiurato il depotenziamento di alcuni ospedali siciliani che sarebbero diventati ospedali di comunità. Questi ultimi avranno pari condizioni sulla base degli strumenti che l’assessore individuerà sulla appropriatezza delle prestazioni erogate e sulla efficienza e qualità delle stesse”.
In particolare, Picciolo esprime soddisfazione per la soluzione trovata per il nosocomio di Barcellona Pozzo di Gotto che “avrà la sua chance di rilancio. Sono certo – prosegue – che il direttore generale Sirna saprà offrire gli strumenti idonei alla rifunzionalizzazione e riqualificazione del presidio ospedaliero da troppo tempo nell’ombra rispetto alle attenzioni dell’assessorato alla Salute”.
Analoga situazione per l’ospedale Piemonte di Messina “che viene distinto nel numero dei posti per acuti, pari a 78, rispetto al più autorevole Papardo. Questa distinzione potrà servire se il Parlamento e il Governo – conclude il deputato messinese, componente della commissione Sanità – vorranno dar seguito al Ddl a firma mia e del deputato Formica per la costituzione del polo Piemonte-Irccs Neurolesi che i messinesi attendono come possibile soluzione per la salvaguardia dello stesso ospedale Piemonte”.