Il 30 ottobre scorso una nota diramata dai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale annunciava la chiusura del presidio veterinario di viale Giostra ed invitava il Comune di Messina, e 108 comuni della provincia, a dar vita a convenzioni con medici veterinari privati al fine di proseguire l’attività di sterilizzazione dei randagi, provvedendo a proprie spese a trasporto e degenza.
Il contenuto e modalità di adozione del provvedimento, reso esecutivo senza alcuna preventiva concertazione con i 108 comuni interessati e con il quale i vertici Asp hanno stornato tutte le somme vincolate alla prevenzione del randagismo e della brucellosi solo a quest’ultimo capitolo, sono state contestate dal Comune di Messina che ha indetto questa mattina, nei locali del dipartimento Sanità e ambiente, un’apposita conferenza servizi.
La sopravvenuta impossibilità dichiarata dall’azienda, in merito all’impossibilità di far fronte agli interventi di sterilizzazione gratuita, “ad eccezione degli interventi residuali previa prenotazione”, ha spinto l’ente Comune, nella veste principale attore rispetto alle decisioni che riguardano il territorio, a istituire, nel rispetto di quanto previsto dal decreto assessoriale 2825/2007, la prima l’Unità di coordinamento per le attività di prevenzione, tutela e controllo delle popolazioni di animali da affezione, con riferimento alla tutela del benessere animale, alla prevenzione e controllo del randagismo.
A sostenere convintamente il provvedimento e a rivendicare diritto di ottenere dall’Asp, rappresentata da Giuseppe Donia, i servizi gratuiti previsti dalla legge, chiedendo la revoca della delibera di storno di tutti i fondi vincolati disponibili al trattamento della brucellosi, insieme al sindaco Renato Accorinti, all’assessore al benessere degli animali Daniele Ialacqua e al direttore del neo Sportello Tutela diritti animali Vincenzo Palana le associazioni animaliste Un gatto per amico, Amici del cane e la Lega nazionale per la difesa del cane.
Posizione condivisa anche da Concetta Cappello e Cosimo Cammaroto, in rappresentanza del Commissario della Provincia regionale Filippo Romano, e dall’ispettore Placido Broccio del Corpo delle Guardie Forestali. (@Emma_De_Maria)