Si è svolta questa mattina nella sede dell’Ordine di medici di Messina la conferenza stampa di presentazione della nuova manifestazione volta a scongiurare la chiusura dell’ospedale Piemonte, fissata per lunedì prossimo 17 novembre alle 10 nel salone delle Bandiere del Comune, ed organizzata dal comitato “Salvare l’Ospedale Piemonte” insieme a Cils Fp e Uil Fpl. Del precedente evento, lo scorso 29 settembre, ancora in molti portano i segni. Soprattutto Renato Accorinti.
All’incontro odierno con la stampa erano presenti Giacomo Caudo, presidente dell’Ordine dei medici; Giuseppe Calapai, segretario provinciale della Uil Flp; Giuseppe Ranieri, della Cisl Fp. Il presidente del comitato, Marcello Minasi, non ha potuto presenziare per un problema di salute.
“L’Ordine dei medici – ha esordito Caudo – ha a cuore la salute della cittadinanza e la chiusura dell’ospedale Piemonte ne renderebbe difficile l’assistenza: con l’eliminazione dell’unico punto di riferimento al centro della città, verrebbe meno un servizio democraticamente possibile”. Caudo ha inoltre anticipato che nei giorni scorsi è stato siglato dalle parti interessate un documento che verrà reso noto in occasione della manifestazione di giorno 17, volto a sancire l’intesa d’intenti affinché vi sia una integrazione tra Piemonte e Irccs Centro Neurolesi.
“Intento della manifestazione – ha poi spiegato Calapai – è quello di dire no, ancora una volta, alla chiusura del Piemonte. A tal proposito, lunedì inviteremo il sindaco a mantenere la parola data nel corso dell’assemblea del 29 settembre davanti all’ospedale, ovvero di convocare con urgenza quella conferenza dei servizi di cui ancora, invece, non abbiamo a tutt’oggi notizia. Ricordo, inoltre, – ha proseguito il segretario della Uil Fp – che entro il mese verrà approvata alla Regione la rimodulazione della rete ospedaliera: il sindaco, nella qualità di massima autorità sanitaria della città, dovrà farsi carico affinché venga garantito il presidio ospedaliero di viale Europa, recandosi dall’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino. Il nostro appello va pure a tutta la deputazione nazionale e regionale e ai componenti del Consiglio comunale, invitati alla manifestazione di lunedì prossimo, per far fronte unico per salvare l’ospedale Piemonte”.
“Messina – ha incalzato Ranieri – è ormai considerata a livello regionale soltanto il salvadanaio a cui attingere per nutrire e, quindi, avvantaggiare gli interessi delle altre città siciliane, vedi Palermo e Catania, dove nessun posto letto è stato decurtato in alcuna struttura sanitaria”. E proprio sul tema dei posti letto, durante l’incontro, si è pure discusso delle notizie stampa diffuse nei giorni scorsi che, secondo i Sindacati Cisl e Uil e il Comitato, hanno avallato quel loro allarme dato una settimana fa, circa il “disegno di chiudere l’ospedale Piemonte per favorire interessi terzi”. La notizia, nello specifico, ha riguardato la pubblicazione di una frase che deriverebbe da una e-mail avente per oggetto la “Convocazione del Tavolo tecnico Sanità” al Comune, in cui un ordinario di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico di Messina avrebbe reso noto di aver rivolto al sindaco la richiesta affinché “non si esponesse troppo ad una difesa inutile quanto dannosa del mantenimento del Piemonte, proprio in attesa che si pronunciasse il tavolo tecnico”.
Secondo Calapai, “Accorinti deve invece finalmente uscire dal letargo e dare risposte alla città in difesa del Piemonte”.