Mobilitazione a livello nazionale e territoriale dei patronati Acli, Inas Cisl, Inca Cgil e Ital Uil contro la forte riduzione del fondo patronati prevista dalla legge di stabilità, per sensibilizzare tutti e indurre il Governo a modificare la norma.
“La conseguenza dei provvedimenti – si legge in una nota congiunta – è la sostanziale eliminazione del sistema patronato, che non potrà più garantire né la gratuità nell’accesso alle prestazioni che rendono esigibili i diritti sociali né il supporto agli enti previdenziali che oggi consente il funzionamento degli stessi, non in grado di gestire le istanze dei cittadini. Ogni 30 milioni di taglio al fondo, 1.000 operatori di patronato rischiano il licenziamento. Considerato che il taglio previsto per il 2015 ammonta a più di 298 milioni di euro, nel 2015 sono a rischio 9.000 posti di lavoro”.
Questa mattina c’è stato un presidio davanti alla sede dell’Inps di Messina. i responsabili provinciali dell’Acli, Lina Augliera, di Inas Cisl, Silvia Brunetto, dell’Inca Cgil, Nicola Mollica, dell’Ital Uil, Nunzio Musca, hanno incontrato il presidente del comitato provinciale Inps, Carmelo Catania, che ha dato sostegno all’iniziativa. Il prossimo sabato 15 novembre in tutte le piazze d’Italia sarà la giornata della tutela sull’attività dei patronati con un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione a piazza Cairoli dalle 9 alle 12. Si proseguirà con la raccolta firme dei cittadini per chiedere la modifica del provvedimento.
“I patronati – spiegano Augliera, Brunetto, Mollica e Musca – sono soggetti privati di pubblica utilità che, per legge, devono fornire assistenza gratuita ai cittadini per 92 famiglie di servizi, sotto il controllo del ministero del Lavoro. Le nostre attività hanno l’unico obiettivo di aiutare tutte le persone, senza alcuna distinzione, ad orientarsi tra le tante normative e iter burocratici, facilitando il loro rapporto con la Pubblica amministrazione; agevolandole nella compilazione e presentazione delle domande agli Enti previdenziali e assicurativi; accompagnandole fino al riconoscimento dei diritti, anche con l’assistenza legale e medico-legale necessaria. Previdenza e salute sul lavoro, prestazioni socio-assistenziali, tutela dei cittadini immigrati e degli italiani all’estero sono le aree di competenza di queste strutture, presenti in tutta Italia e all’estero”.