“La chiusura anticipata della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, a seguito del sequestro preventivo disposto dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, apre una fase emergenziale nuova e difficile”: inizia così il documento inviato dall’assessore all’Ambiente del Comune di Messina, Daniele Ialacqua, a Messinambiente spa, all’Ato3, alla Srr ed al dipartimento Ambiente, al fine di proporre un’accelerazione nei progetti e negli interventi già previsti ed in parte già avviati, per ottimizzare il ciclo dei rifiuti ed attuare azioni di riduzione, riuso, riciclaggio dei rifiuti in attesa che si perfezionino a livello regionale i percorsi amministrativi relativi al progetto porta a porta ed alla piattaforma di Pace, che consentiranno di chiudere all’interno del territorio comunale i servizi di raccolta e trattamento dei rifiuti prodotti.
“Nel ricordare che l’Amministrazione comunale ha sposato la ‘Strategia rifiuti Zero’, condivisa anche dal Consiglio comunale con la deliberazione del 20 dicembre 2013 – sottolinea l’assessore – si ritiene necessario avviare da subito un piano straordinario di riduzione, riuso e raccolta differenziata spinta dei rifiuti. In tempi brevi – conclude – sarà convocato un incontro, al fine di varare il piano straordinario di riduzione, riuso e raccolta differenziata spinta dei rifiuti, integrandolo con le proposte e le iniziative che saranno avanzate”.
I dieci punti chiave individuati, da attuare ciascuno secondo competenza
Rilancio della campagna d’informazione per attivare comportamenti virtuosi che puntino alla riduzione, al riuso ed al riciclaggio dei rifiuti e rendere operativo l’osservatorio/consulta comunale Rifiuti Zero;
il potenziamento dell’efficienza della raccolta differenziata sia tramite i cassonetti filo strada che tramite le isole ecologiche;
l’attuazione in via preliminare dei progetti di raccolta differenziata porta a porta domestica in alcuni quartieri così come già concordato (Torre Faro, Ganzirri, SantaLucia sopra Contesse, ecc…), ed il potenziamento del porta a porta commerciale;
l’attuazione di interventi di riduzione dei rifiuti così come proposti dalla Rete Rifiuti Zero;
la dislocazione sul territorio dei cosiddetti Minicam, in dotazione all’Ato3, moltiplicando così la presenza di micro-isole ecologiche anche in villaggi lontani dalle isole ecologiche esistenti;
favorire il diffondersi di pratiche di compostaggio individuale e collettivo e potenziare la raccolta differenziata, già avviata, degli sfalci d’erba e dei materiali da potatura da destinare ad appositi impianti;
l’attivazione con procedure d’urgenza dell’impianto di valorizzazione della frazione secca dei rifiuti ubicato a Pace e recentemente collaudato;
l’individuazione sul territorio comunale di siti rispondenti ai termini di legge per allestire impianti di compostaggio, intercettando finanziamenti regionali specifici;
il perfezionamento della progettazione del revamping del digestore dell’impianto di depurazione di Mili al fine del trattamento della componente umida dei rifiuti e l’accertamento della possibilità/utilità di coinvolgere sperimentalmente, per periodi determinati, operatori privati per specifiche componenti di rifiuti ed in determinate aree cittadine.