Ero seriamente perplessa: mi chiedevo quale fosse l’insulto più offensivo, l’aggettivo che connoti più negativamente l’individuo “pessimo” e, dopo aver chiesto ad amici e all’ottimo Google, ho trovato la risposta: ignorante!
Ecco, dare dell’ignorante a qualcuno penso sia il peggio gli si possa attribuire come etichetta. Stabilito ciò, è evidente che, ai concittadini che da ieri mattina hanno ritenuto di infischiarsene di transenne e divieti e sono entrati in zona pedonale con i propri mezzi a due e quattro ruote, c’è da dare degli ignoranti. Motorini in via Giordano Bruno e auto in giro per la via dei Mille, denunciati, segnalati al centralino del 771000. La Polizia municipale non è ad ogni angolo per controllare la situazione e le ragioni di ciò sono note e risapute; ma c’è davvero bisogno del piantonamento costante degli agenti perché le regole vengano rispettate? Purtroppo la risposta a Messina è “sì” e, a volte, neanche la presenza dei “controllori” è sufficiente garanzia: lo si vede ogni giorno su autobus e tram, davanti agli scivoli per disabili ormai abituali stalli di parcheggio per gli incivili. Persino i “controllori” dimostrano di non essere in grado di controllare perché essi stessi indisciplinati, spessissimo.
E allora, a tutti questi messinesi che sfrecciano con i propri veicoli all’interno dell’isola (che, piaccia o meno, ancora c’è), a chi parcheggia davanti al negozio in pieno divieto, a chi se ne infischia degli altri e del rispetto delle regole sociali, a chi getta rifiuti, abbandona frigoriferi e porcellane da bagno in mezzo alla pubblica via, a chi vive la città infischiandosene del principio di condivisione degli spazi comuni e di rispetto dell’altro, sento di voler affibbiare proprio questo attributo: ignoranti! Voi che ce la mettete proprio tutta a disintegrare quel barlume di civiltà che alberga ancora nella mia città, meritereste di essere segnalati, individuati e ghettizzati per il danno sociale che cagionate. Fortunatamente c’è chi non demorde e non intende darvela vinta, lasciando che la città venga infettata tutta dal morbo dell’inciviltà di chi non rispetta le regole del vivere civile.
C’è poi la questione dei “controllori”: per la cronaca, la foto che circola online (sono molte in realtà) della volante della Polizia in sosta proprio in piena pista ciclabile sulla via Garibaldi – proprio sulle strisce pedonali, oltretutto – non trasmette una bella immagine dei “controllori” di cui sopra. Siamo certi che si sia trattato di una fermata d’emergenza – dimostrabile e a verbale – per effettuare un intervento. Ma purtroppo c’è chi potrebbe assurdamente presumere – osservando lo scatto specifico e i molti altri postati sui social – una sosta caffè proprio davanti al bar. E questo non giova certo all’educazione che, evidentemente, il cittadino medio ha bisogno di sentirsi imporre proprio da quegli agenti che apparentemente la calpestano.
E, nell’era di smartphone e tablet, immortalare volanti che vengono meno all’ossequio delle stesse regole che dovrebbero far rispettare è un attimo! (@eleonoraurzi)