Non si placano le polemiche a seguito della decisione del Tar di sospendere l’esperienza dell’isola pedonale a Messina. “In attesa di leggere le motivazioni del Tar”, Sel esprime la propria “solidarietà all’amministrazione comunale di Messina e si impegna subito a realizzare un’iniziativa a sostegno dell’isola pedonale. Uno strumento di civiltà semmai da rafforzare e migliorare, non da smobilitare”.
Ne ha un po’ per tutti Nino Germanà: “E’ assurdo che in tutti questi mesi non si sia arrivati ad una decisione condivisa, ad un compromesso che potesse essere accettato bipartisan. Ho sempre asserito di essere favorevole alla pedonalizzazione del centro città ma ho anche sempre ammesso di non trovare accettabile il modus con cui si è iniziato e proseguito il percorso che ha portato dalla sperimentazione del perimetro interessato originariamente ad oggi. Il compito della politica è quello di confrontarsi, di trovare dei punti di incontro e mettere in atto le misure tenendo conto dei diversi umori della società rappresentata dalle forze che siedono tra maggioranza e opposizione. Nessuno va escluso dalle decisioni che riguardano la città intera. Il Ncd, dal canto suo, ha organizzato incontri, ascoltato opinioni di commercianti e residenti, sin dal primo momento in cui si è aperta la possibilità di avviare la sperimentazione e il nostro gruppo ha proposto migliorie al piano originario di Cacciola, non siamo rimasti inermi a guardare. Ma non è sufficiente il Nuovo CentroDestra, ci sono altri gruppi in consiglio e un’amministrazione, ed è evidente che non tutti abbiano agito nella nostra stessa maniera. Si è creato e fomentato un clima di acredine e scontro indecente che ha spaccato la città in due, contrapponendo frange di veri e propri antagonisti. Oggi perdono i messinesi, oggi perde Messina, depauperata ancora una volta del suo potere sovrano e costretta a vedere che decisioni che la riguardano vengono prese altrove, oltretutto dai giudici e non dagli eletti. Non abbiamo mai fatto un’opposizione preconcetta, tutt’altro; e chiunque abbia come obiettivo risollevare le sorti di Messina deve agire con coscienza ma se Accorinti vuol fare squadra, come asserisce da quel primo incontro con la deputazione, deve far parte della squadra. La giunta non può aspettarsi di assumere decisioni arbitrarie senza coinvolgere nessuno e poi chiamare a raccolta la cavalleria quando ha bisogno di qualcuno che sostenga Palazzo Zanca nella lotta contro default e altri spauracchi che fanno tremare la città”.
“La decisione del Tar – ammoniscono Lucy Fenech ed Ivana Risitano, consigliere comunali di Cambiamo Messina dal Basso – rischia di mortificare le migliaia di messinesi che hanno dimostrato di condividere la scelta dell’amministrazione di liberare spazi dal traffico, dal rumore e dall’inquinamento e, qualora venisse confermata nel merito, segnerebbe un rallentamento del percorso di cambiamento portato avanti dall’amministrazione insieme alla grande maggioranza dei messinesi. Come gruppo consiliare confermiamo la nostra decisa volontà di costruire un progetto di città che permetta di migliorare la qualità della vita, attraverso anche la mobilità sostenibile che prevede necessariamente la realizzazione di aree pedonali, di piste ciclabili, di un servizio di trasporto pubblico efficiente. A tutto questo ha lavorato, con capacità ed enorme senso civico, l’assessore Cacciola per lunghi mesi, condividendo sempre il percorso con i cittadini, le associazioni, le rappresentanze politiche, le municipalità ed i consiglieri comunali. A tutto questo continueremo a dare il nostro supporto, convinte che una Messina migliore sia possibile”.