“Per la prima volta nella storia della Regione Siciliana la persona giusta viene messa al posto giusto”. Beppe Picciolo, capogruppo dei Dr all’Ars, presenta così, questa mattina, in conferenza stampa, nella sede messinese del partito, Maurizio Croce, nuovo assessore regionale al Territorio e all’Ambiente.
Croce, chimico messinese 43enne, dal 2010 al 2013 è stato commissario per l’emergenza idrogeologica in Sicilia e Puglia. Vanta, più in generale, un curriculum che lo rende altamente qualificato. E mostra di avere le idee chiare sulle priorità del proprio mandato. Tutte di natura programmatica. In cima, l’erosione delle coste, problema molto sentito proprio in queste ore, a causa dell’allerta meteo, soprattutto a Galati: “La provincia di Messina è la più esposta al rischio di dissesto idrogeologico – conferma – tanto che, nel vecchio accordo Stato – Regione, le è stato destinato il 50% delle risorse di tutta la Sicilia. Tuttavia, nella vecchia programmazione si è sottovalutata la questione dell’erosione costiera. Galati è emblematica ma è solo uno dei casi. Pertanto, meriterà maggiore attenzione, a partire dalla programmazione 2014-2020, che sarà avviata a gennaio”.
Altra nota dolente è l’Arpa. Sono gli stessi Picciolo e Marcello Greco a chiedergli di intervenire: “C’è un’emergenza soprattutto in termini di risorse umane, serve gente qualificata”, rileva il presidente della commissione Lavoro dell’Assemblea regionale siciliana. “La nostra – conferma il neoassessore – è l’unica Arpa regionale che non accede al fondo sanitario. E’ da qui che si deve ripartire per una riorganizzazione complessiva poiché, per attuarla, servono risorse”.
Terzo bersaglio, decisamente immobile, la burocrazia. Soprattutto quella dell’assessorato nel quale Croce si è appena insediato, attraverso la riconferma del capo di gabinetto, Carmelo Frittitta: “Rosario Crocetta intende proporre un progetto di sburocratizzazione della Regione. Io la chiamo semplificazione e uno dei settori che ne ha maggiormente bisogno è questo. Via e Vas (valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica, ndr) sono un cancro per l’assessorato, al quale mettere mano prima di ogni altra cosa. La nostra è l’unica Regione con tre autorità ambientali. L’Aia (autorizzazione integrale ambientale) dipende addirittura da un altro assessorato”.
EMERGENZA GALATI. Croce, successivamente, si addentra nelle tematiche più strettamente messinesi. La prima cosa che annuncia di volere affrontare, a proposito di erosione delle coste, è l’emergenza di Galati: “Il prossimo 12 novembre, è in programma la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto esecutivo” “Sessanta famiglie rischiano la vita – denuncia la capogruppo dei Dr a palazzo Zanca, Elvira Amata – ed è colpa della cattiva organizzazione dell’Amministrazione comunale. Già lo scorso settembre, l’ingegnere Cardia (Antonio, dirigente del dipartimento Protezione civile e Difesa del suolo, ndr) aveva trovato una soluzione che prevedeva il trasferimento di sabbia dalla Badiazza. Ma l’assessore (Filippo Cucinotta, ndr) si è svegliato solo ieri, con una spesa inutile per il Comune di 4mila euro. La soluzione c’era, non c’è stata la volontà di portarla avanti”.
TIR. Sebbene sia competente per l’Ambiente, Croce pare avere le mani legate per quanto attiene all’attraversamento della città dello Stretto da parte dei tir, con tutto l’inquinamento atmosferico e acustico che ne deriva, poiché sovrano sul territorio è il Comune: “La Regione non può fare nulla. Si tratta di competenze specifiche del sindaco”.
TERNA. Interessante anche la posizione concernente l’elettrodotto Terna: “E’ una materia che conosco molto bene per aver fatto parte della commissione nazionale Via-Vas dal 2008 al 2011. Noi abbiamo espresso un parere di compatibilità ma l’autorizzazione è stata data dal ministero dell’Economia di concerto con i sindaci. Se devo, tuttavia, formulare una valutazione tecnica, in questi casi si deve capire se il nuovo è migliore o peggiore del vecchio. E nella fattispecie è sicuramente meno inquinante”.
PRG. In merito al nuovo Prg, garantisce Croce, “sarà sottoposto a Vas e faremo modo che non si edifichi nell’intera città”.
EMERGENZA IDROGEOLOGICA. In tema di emergenza idrogeologica, l’amministratore regionale rivela un dato finora mai emerso: “Non sono solito vantarmi ma, quando sono stato commissario, attraverso l’accordo di programma Stato – Regione, nel 2010, per la Sicilia sono stati stanziati 325 milioni di euro. Soldi che sono stati spesi al 97%. Sono stati effettuati già 170 interventi. Ci sono ancora cantieri aperti che si chiuderanno nel 2015. Qui a Messina, tra le altre opere, è stata realizzata la Cumia – Bordonaro, per 3 milioni di euro”.
Ricordando che al tavolo della conferenza stampa odierna era presente anche il coordinatore provinciale dei Dr, Santino Calderone, non si può trascurare l’analisi politica di Picciolo e Greco sul varo del Crocetta ter. I due parlamentari ammettono che l’ex assessore Giusi Furnari, di cui decantano il lavoro svolto, è stata sacrificata sull’altare di una scelta politica: “Totò Cardinale – racconta Picciolo – ha politicamente costretto Crocetta ad azzerare la Giunta. A quel punto era inevitabile che Furnari uscisse dall’esecutivo”.
Greco si dice fiducioso che questa nuova squadra possa andare avanti fino al 2017, almeno fino a quando non verranno rinnovate le Camere: “La maggioranza sembra più coesa, anche grazie alla riorganizzazione interna del Pd”. “Per noi – conclude Picciolo – a parte qualche comprensibile aggiustamento in termini di deleghe, l’unica alternativa al Crocetta ter è tornare a votare”. (@FabioBonasera)