Daniele Donnarumma, esterno di sinistra adattabile a centrale, abituato per le sue caratteristiche a giocare un calcio più propositivo, ha dovuto ridimensionare il suo stare in campo. Dal 3-5-2 al 4-4-2, più copertura e meno cavalcate verso la porta avversaria, in linea con l’atteggiamento prudente del Messina nelle ultime uscite: “Si, ma ho sempre fatto il quarto di difesa basso, a parte gli ultimi anni a Como in cui ero quinto alto, ma so è sapevo che dovevo migliorare nella fase difensiva anche se le mie caratteristiche sono diverse. Adesso ho più un compito di copertura, ma le giocate offensive verranno, ognuno di noi sa quello che deve fare, se poi siamo uniti e vengono i risultati, posso anche difendere per novanta minuti senza attaccare mai”.
Un pizzico di rammarico per quanto accaduto nella gara contro il Foggia, ma il difensore classe ’92 guarda già avanti alla prossima sfida contro il Cosenza, in programma sabato a partire dalle ore 15: “Domenica la prestazione migliore sotto il profilo offensivo, il calcio è strano e a volte quando giochi bene non vinci, quando giochi male invece si. Questo non ci scalfisce, andremo a Cosenza per fare il nostro gioco e provare a fare risultato, consapevoli della nostra forza e di quanto possiamo dare. Rispetto dell’avversario ma non paura”.
I calabresi, reduci da un inizio stagione piuttosto complicato, navigano nelle zone basse della classifica. La pressione dell’ambiente che spinge per una vittoria contro i rivali giallorossi potrebbe costituire un’arma a doppio taglio: “Si, potrebbe essere uno svantaggio per loro ma anche viceversa, dandogli stimoli ed esaltandoli nel loro gioco. Noi siamo sul pezzo”.
