Il porto di Tremestieri non ha retto il primo vero temporale di questo inverno 2014-2015. Alle 15:20 circa, è stata infatti data comunicazione alla centrale operativa della Capitaneria di Porto della necessità di chiudere l’invasatura che per tutta la mattinata ha consentito il regolare traghettamento come rivelano le immagini, con entrambe le invasature che hanno lavorato a regime, sebbene con qualche difficoltà dovuta alle raffiche di vento che hanno fatto oscillare le navi in fase di manovra e di carico/scarico dei mezzi.
Adesso tutto si sposta al porto storico e alla Rada San Francesco. Una “beffa” per l’amministrazione che proprio ieri esultava per la diminuzione dei tir in passaggio dal centro città. E a rischio interruzione ci sono anche i mezzi veloci ex Metromare.
“Siamo solo all’inizio della stagione invernale – sottolinea Michele Barresi, del sindacato Or.Sa – e già il sistema dei trasporti sullo stretto mostra tutte le sue lacune , così come l’approdo di emergenza a sud manifesta tutte le fragilità che il nostro sindacato ha sempre denunciato. Pendolari lasciati in balia di se stessi e delle condizioni meteo con Metromare a rischio sospensione e fino a quando non si sposteranno le navi Bluferries nuovamente al porto storico ogni collegamento resta bloccato. Costretti a guardare al cielo nella speranza che cessi il vento e la pioggia mentre chi ha le responsabilità di aver programmato un sistema di mobilità sbagliato con infrastrutture inadeguate è ancora all’asciutto nelle stanze del potere”.
“Chiediamo con forza – prosegue insieme al segretario regionale, Mariano Massaro – che venga rivisto e ripensato tutto il sistema di attraversamento dello Stretto posto in essere a seguito delle recenti ordinanze che secondo l’Amministrazione comunale e l’Autorità portuale avrebbe garantito alla città piena funzionalità sia per il gommato pesante che per la mobilità dei cittadini. I progetti di mobilità, parziali e inefficienti, posti in essere dall’Amministrazione comunale e le rassicurazioni sull’efficienza dell’approdo a sud date dall’Autorità portuale sono subito miseramente affondati sotto le prime piogge invernali palesando tutte le criticità che in questi mesi Or.Sa aveva anticipato e mettendo in crisi un’intera città. Adesso si abbia il coraggio e il buon senso di abbandonare progetti fantasiosi e cercare soluzioni concrete”.
Caustico il commento di Saro Visicaro del Comitato La Nostra Città : “Chiuso il porto dei miracoli. Quello di S.Francesco pronto e prono. Di Sarcina canta vittoria. Samiani aspetta la sabbia. Cacciola informa Accorinti per la nuova ordinanza. E Franza? Lui é sempre all’ ancora”.
Disagi anche per i collegamenti da a per le Eolie dove soffia lo scirocco. Stamattina il traghetto della compagnia delle Isole «Pietro Novelli» durante la manovra di attracco per le folate di vento si è schiantato sulla banchina dell’isola di Vulcano, danneggiando la struttura e il mezzo. A bordo si trovavano 19 passeggeri oltre ai membri dell’equipaggio. Un passeggero e un componente marinaio sono rimasti leggermente feriti. La nave era partita alle 7 da Milazzo e doveva proseguire per Lipari. Sull’incidente il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, Paolo Mangadonna, ha aperto una inchiesta e la nave è ferma nel porto di Vulcano per accertamenti.
Intanto resta l’allarme maltempo, con il Comune che ha attivato i sistemi di avviso alla cittadinanza e che, come dichiarato dall’assessore alla Protezione Civile, Filippo Cucinotta, mantiene un alto livello di controllo.
Diversi i danni provocati dalle piogge anche in città, sia sulla linea tranviaria che al Grancamposanto dove stamattina è stata sfiorata la tragedia per l’improvviso crollo di un cornicione.