Una medaglia di bronzo e la partecipazione a quattro finali sono il ricco bottino ottenuto dai giovani atleti del Club Scherma Messina nella prima prova regionale del “Gran Premio Giovanissimi”, che si è svolta, nello scorso fine settimana, al “PalaCarelli” di Caltanissetta.
In una manifestazione importante che ha registrato la partecipazione di 306 schermitori, i sei portacolori della società peloritana si sono egregiamente comportati nelle prove disputate. Doriana Smeriglio ha chiuso il girone del fioretto “Giovanissimi” con tutti successi e, dopo due dirette vinte, ha ceduto di misura (5-4) soltanto all’iblea Elena Di Rosa, che ha poi conquistato l’oro. La Smeriglio ha,comunque, conquistato, un prestigioso terzo posto. Quinta piazza per Alba Fanara nella categoria “Bambine” di fioretto. Anche lei, come la compagna, è stata fermata nelle sfide ad eliminazione dalla vincitrice della competizione. Sesto, invece, nel fioretto “Maschietti” Manlio Curreli, che ha confermato, in terra nissena, di possedere tenacia e determinazione necessarie per scalare le posizioni che contano al più presto. Cambiando arma, Gabriele La Corte ha brillato nella spada “Ragazzi/Allievi”, nonostante vi fossero in tabellone ben 40 rivali dei quali la maggior parte più grandi d’età. Grazie ad un crescendo di prestazioni, è riuscito a sconfiggere anche il quotato modicano Emanuele Zaccaria e a chiudere la gara con un lusinghiero settimo posto complessivo, terzo tra i “Ragazzi”. Nel fioretto “Ragazze/Allieve”, Gaia Franchina ha mancato per poco la finale, così com’è avvenuto per Curreli nella spada e La Corte nel fioretto. Buon esordio agonistico, infine, per il mancino Tommaso Zucchi nel fioretto “Prime Lame”.
“Sono molto soddisfatto della crescita dei miei allievi palesata a Caltanissetta – dichiara il maestro Letterio Cutugno, che li allena nelle palestre dello “Spirito Santo”, presso l’Istituto Annibale Maria di Francia, e di Ritiro – ci sono stati degli evidenti progressi sia dal punto di vista fisico che della tenuta psicologica. Riescono ora a fronteggiare bene le difficoltà, trasformando la paura in una risorsa, a dimostrazione della bontà del lavoro che portiamo avanti giornalmente”.