E’ durato circa un’ora l’incontro tra il segretario nazionale del Partito animalista europeo Enrico Rizzi e il primo cittadino di Messina, Renato Accorinti.
Incontro dal quale, chi scrive, è stata esclusa in violazione del diritto di cronaca senza che ve ne fosse motivo. Tanto più che sempre chi vi scrive, insieme a Messina Ora, è stata l’artefice dei servizi giornalistici di denuncia su violenze e maltrattamenti perpetrati ai danni degli animali che hanno reso possibile la visita in città del Pae e del suo segretario nazionale.
La giornata di Enrico Rizzi in riva allo Stretto è iniziata presto questa mattina. Primo appuntamento per l’esponente del movimento animalista la visita ai rifugi, ufficiali e no, della città.
Millemusi, don Blasco e Tremonti sono state le principali realtà visitate dal segretario del Pae; sopralluoghi che hanno consentito al leader del movimento animalista di prendere contezza della difficile e complessa condizione del randagismo messinese e dell’immane lavoro gestito in solitudine dai volontari, in vista dell’incontro con il primo cittadino.
Criticità che poi sono state al centro dell’incontro svoltosi in tarda mattinata a palazzo Zanca, al quale hanno preso parte anche l’assessore al benessere degli animali, Daniele Ialacqua, e il responsabile del servizio randagismo del dipartimento ambiente e sanità, Vincenzo Palana.
“Ci sono margini per potere instaurare una collaborazione proficua nell’interesse degli animali e di coloro che se ne prendono cura – ha esordito il segretario del Pae al termine dell’incontro – ma allo stesso tempo è del tutto evidente che la quasi totale mancata applicazione della normativa vigente, unitamente alle lungaggini amministrative e alla fitta rete di ostacoli burocratici, spesso pretestuosi, rallentano moltissimo il cammino”.
Primo soccorso, degenza, nuove strutture, che possano accogliere gli animali attualmente ospiti al rifugio di via don Blasco il cui sgombero pare sia previsto per il mese prossimo, e riconoscimento pieno da parte del prefetto Stefano Trotta e del comandante dei vigili urbani Calogero Ferlisi delle funzioni di polizia giudiziaria delle guardie ecozoofile sono stati solo alcuni dei temi affrontati.
“Il mancato riconoscimento da parte del prefetto e da parte del corpo dei vigili urbani della qualifica Ipg delle guardie zoofile – ha denunciato Rizzi – rappresenta non solo una gravissima anomalia: qui siamo in presenza del reato di omissione di atti d’ufficio. Gli ostacoli denunciati dal sindaco Accorinti durante il nostro colloquio – ha proseguito il segretario Pae – non hanno ragione di esistere: se le guardie ecozoofile hanno ricevuto la nomina che le autorizza a svolgere funzioni di polizia giudiziaria per quanto mi riguarda sono operative sin da subito e la parola del comandante Ferlisi vale zero”.
E sui compiti del corpo dei vigili urbani Rizzi chiosa: “In caso di incidente stradale nel quale sia coinvolto un animale, i vigili, chiamati ad intervenire per legge, non possono rifiutare l’intervento, se lo fanno sappiano che potranno essere immediatamente denunciati da parte di qualsiasi cittadino per omissione di atti d’ufficio. Mi informerò personalmente su entrambe le questioni – ha assicurato il leader del Pae – allo scopo di verificare la presenza di situazioni del genere e, laddove dovessero emergere condizioni di irregolarità, non esiterò a segnalare tali circostanze all’autorità giudiziaria competente”.
L’incontro Rizzi – Accorinti è servito anche a definire la programmazione del breve e medio termine della giunta in tema di interventi mirati: “Circa 50mila euro, così mi è stato assicurato, saranno utilizzati per ampliare la convenzione Asp e garantire la reperibilità dei veterinari per le emergenze h24, mentre l’individuazione di una struttura di primo soccorso è ancora in fase di studio”. Rizzi, su invito di Accorinti, tornerà ancora nella città dello Stretto in occasione dell’inaugurazione dello sportello Tutela animali. (@Emma_De_Maria)