“Il comune di Messina, l’Amministrazione e il dipartimento delle Politiche sociali hanno fatto tutto il possibile e anche qualcosa di più per un’accoglienza adeguata ai bisogni dei minori stranieri non accompagnati”. A parlare è l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Messina, Nino Mantineo, in replica alle dichiarazioni rilasciate oggi dall’esperta di palazzo Zanca, Clelia Marano, a Messina Ora.
“Da ottobre ad oggi abbiamo collocato in strutture di accoglienza più di trecento minori stranieri. A dimostrarlo in modo acclarato è la comunicazione giunta dal ministero degli Interni che per i mesi da gennaio sino a giugno 2014 ha disposto l’accreditamento di 120mila euro a favore del Comune per la collocazione dei minori in strutture. Si deve all’iniziativa assunta dal mio assessorato, con il contributo del personale dipendente del dipartimento, nel trovare soluzione all’accoglienza non solo delle comunità presenti in città, provincia e regione, ma anche con centri e comunità sparsi sul territorio nazionale”.
L’occasione è propizia, per Mantineo, per “ringraziare ancora una volta il contributo offerto in particolare nella nostra città e in comuni limitrofi, i quali hanno risposto con generosità e responsabilità all’invito che di volta in volta ho rivolto a ciascuno di essi: Aibi, suore dello Spirito Santo, Associazione Santa Maria della Strada, Ipab di Santa Lucia del Mela, Caritas diocesana; ciascuno dei responsabili di questi enti è stato da me contattato ogni qualvolta si rendeva necessario offrire una disponibilità ad accogliere minori giunti con il carico di vite umane dei disperati migranti”.
Questo risultato, ricorda l’assessore, si deve anche all’apporto del volontariato organizzato: “Non si deve non porre nella dovuta evidenza la disposizione innovativa dettata dallo stesso governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, il quale ha disposto che le strutture di prima accoglienza o anche temporanee per i minori stranieri devono essere accreditate dalla Regione stessa, avendo riconosciuto i requisiti strutturali e quelli organizzativi relativi al personale. Con questa disposizione il Comune ha il solo dovere di rivolgersi agli enti accreditati dalla Regione per collocare i minori; attualmente all’Albo regionale risultano solo due enti, che evidentemente non sono sufficienti ad accogliere centinaia di minori. Ciò nonostante – conclude l’assessore Mantineo – potremo compiere altri sforzi perché nella nostra città possano costituirsi centri di prima accoglienza anche da parte di privati o associazioni, di cui ben volentieri ci vorremmo avvalere per dare una risposta a quelli attualmente ospitati al PalaNebiolo. L’unica cosa che non ci si può permettere è di strumentalizzare i minori e i migranti per ragioni politiche o per ambizioni personali”.