Antimafia, Bindi: “Necessaria commissione di accesso a discarica di Mazzarrà Sant’Andrea”

“In base agli elementi acquisiti, chiederemo di verificare l’opportunità, anzi la necessità, di una commissione d’accesso alla discarica di Mazzarrà Sant’andrea”. A parlare è Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare Antimafia, in questi giorni a Messina e intervenuta in conferenza stampa, in Prefettura a conclusione di una visita particolarmente intensa, tra Messina e Barcellona Pg.

La Bindi ha esordito sottolineando come dai colloqui a cui ha partecipato oggi (ieri è stata impedita da un “malanno di stagione”) è evidente un risveglio della coscienza civile, ribadendo però come vi siano criticità e paradossi cui la stessa Commissione parlamentare necessita di chiarire: ad esempio la debolezza in cui versa la Procura di Barcellona, che da Gennaio dovrebbe contare quattro pubblici ministeri in meno. “Faremo presente questa situazione al CSM e al Ministero della Giustizia”.

Del resto se “Barcellona sta a Messina, come Corleone a Palermo“, così come dichiarato nel corso della conferenza stampa, non stupisce che il lavoro della Commissione Antimafia sia stato particolarmente mirato a due casi emblematici, sui quali la stessa Bindi ha garantito l’apporto della commissione: il caso Manca (i cui familiari sono stati auditi, a pochi giorni dall’esclusione come parte civile nell’unico processo ancora in corso a Viterbo) e il caso Alfano, che potrebbe essere giunto ad una svolta. “Questo non è un suicidio, ma un omicidio”, ha detto Rosi Bindi, riaprendo  in sede politica il caso dell’urologo di Barcellona trovato morto a Viterbo nel febbraio del 2004.

Inoltre la Commissione si è impegnata a chiedere l’istituzione di sezioni specializzate per le misure di prevenzione. “Ci vogliono dei magistrati solo per quello”, ha detto la Presidente.

Un lavoro di inchiesta che però sembra ripartire sempre da “zero”. Ogni cinque anni la commissione parlamentare cambia, e il cosiddetto “caso Messina”, così come l’omicidio del professore Matteo Bottari, rimasto irrisolto,  sono stati solo una vaga risposta alla nostra domanda sulle conclusioni a cui era pervenuta la Commissione nel corso degli ultimi dieci anni.

Sottolineato, da parte di Bindi,  l’impegno del giovane deputato Francesco D’uva (M5S) che è riuscito a mettere in agenda la missione messinese, come non avevano fatto nemmeno due illustri predecessori: Giampiero D’alia (in commissione nel 2001) e Francantonio Genovese (dal 2008 al 2013).

 

 

 

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