La redazione di Messina Ora riceve e pubblica questa lettera di Ivana Risitano, consigliere comunale di Cambiamo Messina dal Basso, a sostegno dell’assessore alla Cultura del Comune di Messina, Antonino Perna, dopo la richiesta di dimissioni da parte di Forza Italia.
Forse è vero, dovresti dimetterti, caro assessore Perna.
Che senso hanno la limpidezza, la perseveranza, la serietà con cui stai svolgendo il tuo ruolo, se molti non ne colgono il valore?
Che senso hanno i sacrifici personali, la creatività cui attingi per tenere in piedi un compito difficilissimo senza lasciarti strangolare dalle maglie di un bilancio ridotto all’osso e con una grossa parte di città insensibile alle tue intuizioni?
Che senso hanno la tua professionalità, il tuo spessore culturale, la tua esperienza? Chi riconosce il peso che hai a livello nazionale e internazionale dice che il Comune di Messina ha in te una perla preziosa; ma a quanto pare a tanti questa cosa sfugge.
Ti sei innamorato di quest’esperienza e come in ogni storia d’amore hai presto fatto i conti con alcuni dati di realtà: l’utopia di una bella politica si intreccia, qui, con la durezza delle condizioni economiche, ed è il dramma che stiamo vivendo tutti.
Che senso ha il coraggio della tua proposta sulla moneta locale, mentre siamo schiavi e complici di un Sistema economico assassino, e inveiamo contro la crisi ma deridiamo chi tenta lo strappo nel cielo di carta? Che senso hanno la notte di Antonello che ha portato in strada migliaia e migliaia di persone, i tuoi tavoli di artisti per mettere in piedi un lavoro dal basso, i tuoi quotidiani contributi (in giunta ed ogni volta che abbiamo avuto la possibilità di farti una domanda o chiedere la tua opinione) mai scarni, mai superficiali, mai freddi, mai asettici, mai neutrali? Che senso hanno la tua finezza politica e culturale, le tue analisi sociologiche, il tuo senso di giustizia?
Forse hanno ragione, dovresti dimetterti: forse non siamo pronti, forse molti di noi nemmeno meritano la densità di una presenza che non si sforzano neanche di comprendere; alcuni non hanno avuto modo di conoscerti e apprezzarti, ad altri ha fatto comodo per tirar fuori attacchi strumentali.
Ma io ti chiedo di restare, e so di non essere la sola. Io ti chiedo di aiutarci ad aiutarti, perché è un momento storico che richiede tutto il nostro coraggio e la nostra creatività.
Le potenzialità sommerse dentro questa esperienza devono poter esplodere tutte: affossarle sarebbe una ferita che infliggeremmo a una città talvolta ignara e ingrata, e un furto a chi in te e in noi crede e spera. Continua, Tonino. Continuiamo insieme. Tra resistenze e colpi di reni, tentiamo di tirare fuori tutto ciò che siamo capaci di mettere a disposizione della politica, negli interessi non solo di questa città ma di tutti coloro che nel nostro laboratorio scorgono una possibilità feconda di cambiamento e rinascita. Sono con te.