Sono riusciti a farsi consegnare denaro e gioielli per almeno 80mila euro da ignari vecchietti promettendo eredità importanti. Sono Nicolò Burgio, 52 anni, Francesco Ferrante, 45 anni, e Daniela Morabito, 37 anni, tutti messinesi, ritenuti gli autori di una quindicina di raggiri in tutta Italia.
La strategia preferita dal terzetto di truffatori, per l’appunto quella ormai nota dell’eredità, prevede che uno dei tre avvicini la vittima per strada chiedendo informazioni su un professionista locale destinatario di un’eredità importante. Interviene quindi un complice, fingendosi un passante, che dichiara di conoscere il professionista in questione, purtroppo deceduto poco tempo prima.
Saputo della dipartita, il sedicente incaricato della consegna del lascito si dice disponibile a donare ai presenti la cospicua somma a patto che le spese notarili siano a carico loro. A questo punto la vittima, invogliata dalla somma a più zeri in cambio di poche migliaia di euro, cade nel tranello, dicendo così addio a propri averi.
I truffatori, infatti, ottenuto “il deposito” per le spese notarili, con una scusa qualsiasi, si dileguano.
I tre sono stati acciuffati grazie alle indagini effettuate dalla Squadra Mobile di Pesaro e Urbino. Per loro è stata emessa ed eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari.