“Scrivo perché non ho risposte. Scrivo per dare alle parole la decenza di andarsene a spasso liberamente, senza il coprifuoco di una musica che imponga la sua dittatura. Scrivo per mitigare le mie lunghe pause. Scrivo per albergare e potermi sentire ospite di qualcuno. Scrivo perché mi piace pensare, anche solo per una volta, questa volta, che siano gli altri a poter dare un tempo ed un suono a questa storia. “Si apre così l’esordio letterario di Francesco Andaloro, cantautore messinese con all’attivo tre album pubblicati tra il 2008 e il 2013, che a trent’anni appena compiuti rinasce e si reinventa scrittore.
Il cappello country è il titolo del suo primo libro, in uscita sia in versione cartacea che digitale lunedì 27 ottobre ed ufficialmente presentato alla città giovedì 30 alle ore 20 nella libreria Feltrinelli di via Ghibellina, dove si terrà una presentazione-concerto con l’accompagnamento del pianista calabrese Lenzo Malafarina. Un lungo racconto dai chiari riferimenti autobiografici, la storia di un giovane musicista che va a cercare rifugio e ispirazione nella Valle dell’Alcantara, luogo incantato abbracciato dalla montagna e affacciato sul mare, nel cuore della Sicilia Orientale. Uno scenario sospeso e silenzioso che ben rappresenta la terra di mezzo abitata dall’artista nel pieno del processo creativo, e che è al tempo stesso metafora perfetta della crisi di passaggio di un ragazzo-quasi-adulto che vede nei suoi trent’anni la necessità di “riconoscersi uomini dopo la prepotenza dell’invincibilità.”
Il ragazzo tornerà da questo breve viaggio con addosso un bagaglio di nuove consapevolezze scaturite da un incontro impregnato di magia, uno di quelli che obbediscono all’ unica regola di giungere del tutto inaspettati: Serena, giovane pittrice capitata nello stesso luogo in occasione di una sua mostra.
Se un buon artista si vede dalla sua capacità di cambiar pelle pur restando totalmente fedele alla sua anima, Andaloro senz’altro ne è un ottimo esempio. La sua natura di paroliere trova massima espressione nella prosa fluida, fresca, straripante di spunti poetici. I curiosi personaggi che animano il racconto sono tratteggiati a pennellate leggere, così che il lettore possa coglierne i colori ma, soprattutto, le sfumature: dalla rassegnata saggezza di Don Carmelo alla filosofia da strada del Signor Filippo, dai misteriosi silenzi del “Calabrese” alle stravaganze dello Zio Giò, con i suoi immancabili stivali da cowboy ai piedi e un bar pieno zeppo di riferimenti al Tennessee, all’America della musica country e del buon whiskey. Eppure, non è a lui che appartiene il cappello che dà il titolo a questa storia. Ognuno di questi personaggi ha una fuga nel cuore, e il cappello country rappresenta appieno lo spirito di genuina evasione che li accomuna e diventa simbolo di libertà, una libertà da rincorrere per tutta la vita.
L’uscita del libro rappresenta per Andaloro una tappa coerente con la sua evoluzione di uomo e di artista. Anche nei suoi precedenti progetti – uno su tutti il suo tour del 2012 ideato per festeggiare i suoi primi undici anni di carriera, con concerti-spettacolo fatti di musica, teatro-danza ed arte figurativa- ha sempre portato avanti l’idea secondo la quale “non esistono tante arti ma una soltanto”. Non a caso, l’uscita del suo primo libro sarà anche un pretesto per dare nuova linfa alla sua attività di musicista, con una serie di letture-concerto in giro per la Sicilia. Un’occasione unica per compiere un viaggio a 360 gradi nell’animo di un artista e nel suo modo delicato di interpretare i luoghi, le persone, la vita.