Nella settimana che precede la trasferta di Melfi divampano le polemiche di un’ex giallorosso, Salvatore Caturano, oggi tra le fila dei prossimi avversari, che incalzato sull’esperienza a Messina nello scorso anno, poi conclusasi con un nulla di fatto, ha affermato di rimpiangere compagni e tifo, ma non certo la Società, con la quale evidentemente vi furono degli attriti nel momento dell’addio; questa la risposta del direttore sportivo, Fabrizio Ferrigno: “Non ho letto ancora le sue dichiarazioni, non è il mio primo pensiero leggere le dichiarazioni di Caturano onestamente, però mi dispiace perché penso che anche se il ragazzo non ha dato ciò che ci si aspettava, è stato trattato come tutti gli altri che hanno giocato nel Messina. Non so a cosa si riferiva, ma mi dispiace, la società fa delle scelte. Lo abbiamo preso a Gennaio con delle aspettative, poi non ha più recuperato dall’infortunio, noi ci aspettavamo tanto da lui, quindi ognuno per la sua strada”.
Grande stima da parte del ds per il Melfi, squadra contrassegnata dalla “pareggite” con sole due sconfitte fino a questo momento: “seguo il Melfi dall’anno scorso, è una squadra giovane che ha molta voglia di fare, prendono tanti gol, ma ne fanno altrettanti. E’ una squadra che non molla mai”.
L’obiettivo del Messina, parola di Ferrigno, resta sempre lo stesso, ovvero una salvezza tranquilla, ma nulla sembra precluso a questa squadra: “L’intenzione è quella di portare il Messina in alto, ma quest’anno noi dobbiamo mettere le basi. Non vogliamo illudere i tifosi , ma con questa squadra quest’anno potremmo toglierci delle soddisfazioni, battendo anche squadre blasonate. Potrebbe venire pure qualcosa di più di una salvezza tranquilla, ma ci vuole una buona dose di fortuna. Questa per me è una squadra forte, non eravamo così scarsi dopo Matera, Casertana e Paganese, ma non siamo diventati dei fenomeni ora. Il nostro spirito deve fare la differenza, i calciatori devono fare la differenze e ogni partita va giocata come quella contro il Lecce. Con quello stesso spirito noi andremo molto avanti. Noi siamo usciti da un tunnel – prosegue-, non so quante altre squadre ci sarebbero riuscite. Ero molto preoccupato in quei momenti, ma le prestazioni precedenti con Lupa Roma e Reggina mi davano coraggio”.
Gaeta, lo abbiamo detto anche ieri, sembra essere destinato a diventare più di un rimpiazzo in questo gruppo. Decisivo, per il suo arrivo a Messina, i lunghi tempi di recupero di Bjelanovic: “Si, centra qualcosa, ma è un giovane che conoscevo fin da quando giocava a Renate, anche se giocava da esterno sinistro. Quando ho parlato con il procuratore lui era in Olanda, dove stava per firmare, l’ho fatto scendere per farlo vedere al mister, perché per caratteristiche serviva un calciatore così. Non solo per l’infortunio di Bjelanovic, ma anche perché lui è utile per l’età media e perché mi piace tantissimo”.
E a proposito del croato, l’assente illustre fino a questo momento, causa infortunio: “Il fatto di non poter giocare lo vive male, ma da qualche giorno si sta allenando con i compagni e speriamo bene. Lui rientra perfettamente nel progetto, ma non promettiamo il posto a nessuno. Quando lo abbiamo preso era il fiore all’occhiello, un nome di esperienza che serviva anche a portare qualche altro calciatore a Messina, ma chi sta meglio gioca e il Mister può fare quello che vuole con i calciatori a disposizione. E qui i calciatori sono tutti bravi”.
Ferrigno si abbottona in tema di mercato: “Pensiamo partita dopo partita, non è detto che il cambio di modulo ci spinga a rivoluzionare la squadra a Gennaio. Per ora per quello che abbiamo in mente questa squadra è fortissima”.
Infine c’è anche modo di commentare la penalizzazione della Reggina: “Onestamente a me dispiace, una società fa tanti sforzi e magari poi non riesce a mantenere ciò che ha promesso. Come dice il nostro presidente, c’è anche il campionato dei conti e a volte bisogna privarsi di qualche calciatore per far andare il campionato dei conti sulla retta via”.
