“Una situazione frustrante”, così descrive l’assessore Perna quella del Teatro Vittorio Emanuele e in generale il suo spazio di azione rispetto alla gestione della cultura in città.
“Sono dispiaciuto per lo scontro che si è creato e di cui non ho ancora ben definiti tutti i contorni – dichiara Perna a Messinaora.it – è chiaro che in molti mi chiedono di prendere la parola su quanto sta accadendo. Ma, sebbene io stia ancora approfondendo la questione con i diretti interessati, è bene spiegare che la mia potrà essere una moral suasion, più che un vero e proprio intervento politico. Non ho nominato nessuno all’interno del consiglio di amministrazione, e, per dirla alla messinese, ho travato la tavola cunsata. Insomma sono stato messo davanti ad un fatto compiuto”.
Perna avrebbe già parlato sia con il sindaco Accorinti che con il Presidente Puglisi, ricevendo da quest’ultimo una rassicurazione sulla possibilità di rivedere il Regolamento Interno redatto dal sovrintendente Saja, poichè ancora non ci sarebbe nulla di definito. Ma lo stesso assessore non era al corrente ne della mancata applicazione della legge 150 del 2000 sull’assegnazione dell’ufficio stampa, ne dell’ultimo atto riguardante la decisione di applicare ai lavoratori un contratto di pubblico impiego che non ha attinenza con le attività del settore spettacolo, scatenando la protesta dei sindacati.
“Approfondirò la questione”, ribadisce l’assessore a cui chiediamo anche di spiegare le sue “annunciate dimissioni” che saranno oggetto del prossimo intervento politico degli esponenti di Forza Italia in consiglio comunale, che piuttosto le auspicano.
“Non ho annunciato dimissioni – spiega Perna – piuttosto ribadito la difficoltà di lavorare e programmare senza le dovute risorse. E’ necessario chiudere la vicenda dei bilanci, che limitano ogni attività culturale, poichè non so di quanto dispongo”.
In effetti non è la prima volta che l’assessore Perna lamenta la scarsa esiguità delle somme destinate, anche da parte della Regione, per le attività culturali e teatrali. Una situazione che lo ha portato ad organizzare persino una “riffa” pur di reperire le risorse necessarie ad affrontare gli impegni più importanti come quello della Vara.
Nel frattempo resta valida l’idea della moneta complementare, di cui l’assessore discuterà con la stampa domani, quando presenterà anche gli appuntamenti per la Notte di Orione del 31 ottobre prossimo.