Al termine dell’incontro è stato confermato che il Prg è stato approvato nel rispetto di tutte le normative allora vigenti che non prevedevano appunto né la valutazione d’incidenza né la valutazione strategica o di area vasta.
“Adesso occorre – ha ricordato Trovato – che il Comune di Messina avvii una ‘nuova’ collaborazione con gli uffici regionali, evitando di procedere per ‘spot’ ma pianificando la rigenerazione del territorio in maniera uniforme”.
Importanti suggerimenti sono stati forniti da Gullo sugli strumenti da adottare per superare la specificità messinese che per il 75% ricade in Zps (zona a protezione speciale).
“Adesso – dicono gli ingegneri – tocca all’amministrazione comunale attivarsi, nella definizione della parte di competenza della procedura di Vas, al fine di dotare la città di un nuovo strumento urbanistico in grado di affrontare adeguatamente le sfide ambientali, permettendo al territorio di svilupparsi in linea con le direttive comunitarie. Va infatti sottolineato che l’esito dell’incontro, voluto fortemente dall’Ordine degli Ingegneri di Messina, ha registrato l’accoglimento da parte del Comune della proposta di avvio immediato dello studio di incidenza ambientale. Uno studio fondamentale che darà modo alla Regione Siciliana di dimostrare che Messina (attualmente tra le città in procedura d’infrazione comunitaria con divieto di edificazione in tutte le aree di Natura 2000) ha recepito il richiamo della Comunità europea e sta fornendo le attese risposte per pianificare il proprio futuro urbanistico, sbloccando così il divieto di edificazione imposto al Comune proprio dalla Regione Siciliana con le ultime note di agosto e settembre”.