“Al Comune di Messina è arrivata la notizia di un altro “taglio” del governo. Ieri, mentre stavamo chiudendo il bilancio 2014 è arrivata la notizia di un altro taglio di 16 milioni da parte del governo Renzi al Comune di Messina. Per cui tutte le spese programmate per i prossimi mesi vengono azzerate. Come si può governare così una città anche se metti insieme una giunta di persone oneste e competenti come ha fatto Renato Accorinti?”, si chiede l’assessore Antonio Perna che affida la propria riflessione alla bacheca della sua fanpage.
Un bel colpo di forbice che non farebbe di certo bene alla nostra città le cui finanze sono ormai ridotte all’osso ma non confondiamoci perché la richiesta nulla avrebbe a che vedere con la manovra finanziaria di questi giorni che ha messo enti locali e regioni sul piede di guerra.
“Si tratta soltanto di un’ipotesi”, chiarisce Guido Signorino che abbiamo raggiunto telefonicamente. Suddetta ipotesi riguarderebbe la restituzione di una quota, in virtù di quanto previsto non -dunque- dalla legge di stabilità ma dal dl 174 del 2012, che prevede una serie di disposizioni in materia di gestione finanziaria e di funzionamento degli enti territoriali e locali data la “straordinaria necessità ed urgenza” che, secondo il legislatore, questo ambito richiede.
L’obiettivo è quello di rafforzare la “partecipazione della Corte dei conti al controllo sulla gestione finanziaria degli enti locali”, come si legge nell’articolo 1 del decreto entrato in vigore esattamente due anni fa.
La richiesta giunta a sorpresa da Roma, di metter mano al portafogli e restituire un’ingente somma di denaro sarebbe, secondo l’assessore al ramo, frutto di un errore.
“Riteniamo sia sbagliato e stiamo interloquendo con il Governo”, commenta il vicesindaco; Governo dal quale non sembra essere ancora giunto alcun feedback. Ma l’amministrazione Accorinti avrebbe già espresso a chi di dovere le ragioni per le quali la richiesta non apparebbe motivata: “Abbiamo, allo stato attuale, un piano di riequilibrio ancora in fase d’esame e mancano in assoluto le condizioni di liquidità, al nostro Comune, per poter eventualmente, soddisfare la richiesta”, conclude Signorino.
Speriamo che, una tantum, l’Esecutivo abbia la situazione chiara più dei creditori che battono cassa. (@Eleonora Urzì)