Padre Giuseppe Trifirò ha sempre lottato a finaco dei suoi parrocchiani, gli abitanti di Pace del Mela. Adesso però è il riferimento per tutto il comprensorio dell’area tirrenica vessata dall’inquinamento, e dopo il terribile incidente alla Raffineria di Milazzo, si è ritrovato ad essere un mediatore tra le tante realtà associative che chiedono con forza un intervento mirato a ristabilire sicurezza e salute pubblica.
E’ lui stesso a firmare, a nome delle associazioni ambientaliste di Milazzo e della Valle del Mela, un appello al Prefetto Trotta, chiedendo un incontro urgente.
“Le Associazioni Ambientaliste Milazzo/Valle del Mela – si legge nel documento – portatrici di interessi diffusi e collettivi, dopo la grande e pacifica manifestazione del 4 ottobre 2014 nella quale si è registrata la partecipazione di molte migliaia di Cittadini (donne, giovani, pensionati, lavoratori, disoccupati, studenti, etc.) provenienti da tutti i comuni della costa tirrenica, che a seguito del gravissimo incendio del serbatoio nr. 513 della RAM di Milazzo, occorso la notte del 27 settembre u.s. che fortunatamente non ha causato vittime tra la popolazione, ma che la stessa impaurita e confusa, non sapendo cosa fare o dove andare, fuggiva in ogni direzione, con grave rischio di incidenti,a nome di tutta la popolazione del Comprensorio tirrenico Milazzo/Valle del Mela, le chiedono un incontro urgentissimo per esaminare con la S.V., la gestione dei rischi, assicurare l’obiettivo sicurezza e razionalizzare i controlli ambientali di ogni tipologia di inquinanti per il territorio di tutto il Comprensorio tirrenico.
Tenendo conto che l’attuale rapporto con il Sistema industriale, è stato gestito con metodo parcellizzato dai Comuni, dalla Regione Sicilia e Autorità competenti, come conseguenza molto evidente, non ha certamente garantito salubrità, sicurezza e procedure di sorveglianza.
L’incontro urgente richiestoLe – conclude il Sacerdote – sarà altresì occasione per esaminare, anche le varie prospettive di sviluppo socio/economico da prevedere e programmare”.