Il comunicato stampa è di ieri, 14 ottobre. Reca l’intestazione Teatro di Messina – Ente Autonomo Regionale e la firma del suo presidente, Maurizio Puglisi, come attesta la foto in alto. Che sia un comunicato stampa è più che mai confermato dal contenuto. Al suo interno, infatti, sono riportate le coordinate, destinate alle testate giornalistiche, per l’accreditamento dei cronisti in vista dell’imminente stagione. La particolarità, tuttavia, è che non è stato inviato a tantissime realtà consolidate nel panorama dell’informazione online cittadina.
Non lo ha ricevuto la stessa redazione di Messina Ora, né lo hanno ricevuto Sicilians, Normanno, L’Eco del Sud. Casualmente, gli stessi giornali che hanno sollevato la questione dell’ufficio stampa dell’Ear, i cui incaricati non sono stati individuati seguendo quanto prescritto dalla vigente legge 150/2000.
I colleghi che, al contrario, sono stati raggiunti, tramite e-mail, dalla comunicazione riferiscono che un breve testo spiega che “il referente per le comunicazioni di cui alla allegata nota è la Sig.ra Angela Urzì (0908966226 int. 233)”. Firmato: Uffici di Sovrintendenza, il responsabile, Ernesto Pustorino. La signora Urzì, nemmeno a dirlo, non è una giornalista ma un’impiegata del Teatro Vittorio Emanuele. Tuttavia, a dispetto di ogni regola imperante nel settore, è demandata a gestire la materia degli accrediti destinati agli operatori dell’informazione. La stessa e-mail indirizzata agli operatori dei media è sottoscritta dal responsabile degli Uffici di Sovrintendenza. Per la serie: protestate come e quanto volete, noi facciamo a modo nostro.
In qualunque maniera, in ogni caso, si decida di amministrare il servizio, il messaggio che rischia di materializzarsi – ma ci si augura di venire prontamente smentiti – è che si voglia escludere chi ha osato criticare l’operato del consiglio di amministrazione. Insieme a tutti i lettori, e sono ovviamente migliaia, delle testate ignorate. Il Cda, da parte sua, pare risentire molto dell’influenza del soprintendente, Antonino Saija.
E’ lui che ha deciso, nel caso dell’affidamento dell’ufficio stampa, di adottare una linea coerente con le abitudini del passato. Ed è lui che sembra volere la clausola, nel regolamento che sta suscitando tante polemiche da parte delle ex maestranze, secondo cui non possa ottenere un incarico esterno chi ha un contenzioso in atto con l’ente.
Una norma leggermente repressiva, quasi un monito a chi osi tirare la testa fuori dalla sabbia. Che ricorda un po’ l’esclusione delle testate troppo critiche dalla mailing list.
Ma, probabilmente, saranno solo due semplicissime coincidenze. Chi, infatti, farebbe mai delle rappresaglie a chi invoca il rispetto della legge? O a dei lavoratori che cercano di difendere il proprio posto per portare il pane a casa? Certamente, non chi è stato chiamato in causa per risanare un ente e inaugurare il nuovo corso della politica messinese. Non dimenticate, del resto, che hanno perfino abolito i biglietti omaggio.
Se son rose… coincideranno. (@FabioBonasera)