“Analizzare dettagliatamente la programmazione dell’assessore Mantineo relativamente al fabbisogno dei servizi sociali a domanda individuale e quale sistema integrativo delle esigenze del territorio”, questo l’ obiettivo che la VI commissione si poneva lo scorso 10 settembre, “considerando che il Consiglio comunale , così come previsto dalla normativa vigente, dovrà adottare entro il 30 settembre prossimo, il bilancio di previsione anno 2014 e il bilancio triennale 2014/2016”. Era quanto si leggeva nei documenti di poco più di un mese fa. Inutile soffermarsi sulle scadenze disattese delle quali si è già avuto modo di dire, è interessante notare che, ad oggi, a quanto pare, quella “programmazione” di cui sopra, non sia pervenuta ai consiglieri membri dell’assise.
“Le chiacchiere stanno a zero. Dopo 30 giorni non è più concepibile aspettare oltre”, commenta Donatella Sindoni (nella foto), presidente della commissione Politiche sociali del Comune di Messina, che, stamani, dopo oltre un mese di solleciti all’amministrazione e reiterate richieste mai soddisfatte, ha preso di petto la situazione, abbandonando il bon ton burocratico (lettere, controlettere e richieste scritte di cui sono pieni gli archivi) e andando a cercare personalmente le risposte.
“Sono andata a cercare il dirigente per avere notizie sui programmi sui servizi sociali che chiedo da più di un mese e neanche stamattina era in sede. Mi riservo di ritentare domattina”, spiega la consigliera Democratica che ci mostra le numerose richieste inoltrate di settimana in settimana. “Comprendo che il dottor Bruno sia molto impegnato ma ci servono dei dati”.
Stando a quanto in molti lamentano e la stessa presidente conferma, l’assessore competente, Nino Mantineo, non avrebbe sin qui fornito (né in commissione, né in altra sede) informazioni chiare circa le somme previste in bilancio per i servizi sociali, settore fortemente carente e critico da tempo.
“E’ inutile che qualcuno sostenga il contrario: noi non abbiamo preconcetti contro quest’amministrazione e lo abbiamo dimostrato tante volte ma è inconcepibile ci si chieda sempre di avere appoggio su atti e proposte al buio. Abbiamo bisogno di chiarimenti: è nostro dovere chiederne ed è loro dovere fornircene”, conclude. (@eleonoraurzi)